"Anche se non siamo inclini all'autocompiacimento, l'amministrazione comunale desidera sottolineare il quadro molto positivo delle politiche ambientali promosse nella nostra città che emerge dall'indagine sull'Ecosistema Urbano di Legambiente. Non si tratta di discutibile vanità, perché i nostri motivi di soddisfazione non sono legati al "prestigio" dei primati nelle graduatorie di alcuni degli indicatori della ricerca o della buona posizione nella classifica generale (in cui si attribuisce a Lodi il 9° posto tra i 45 capoluoghi di Provincia con meno di 80.000 abitanti ed il 23° posto assoluto tra i 104 capoluoghi di Provincia italiani), quanto della constatazione oggettiva degli importanti risultati conseguiti in particolare in settori nei quali l'amministrazione ha investito molto negli ultimi anni, in termini economici, organizzativi e di innovazione dei servizi".
Lo dichiara l'assessore comunale all'ambiente Simone Uggetti, a seguito della pubblicazione sul numero di oggi del Sole 24 ore dell'edizione 2011 dell'indagine annuale curata da Legambiente.
"Quello dell'ambiente, della qualità degli spazi urbani e del miglioramento delle condizioni di vita nelle città è un "cantiere" sempre aperto - sottolinea Uggetti - per cui ogni risultato, anche quando molto positivo, non può essere dato per acquisito, perché i fattori di pressione ambientale cambiano e si rinnovano ed anche i servizi (da quello idrico alla raccolta rifiuti) e le dotazioni (per esempio le piste ciclabili) devono svilupparsi seguendone l'evoluzione. Ciò detto, conforta verificare che gli sforzi sostenuti in alcuni precisi ambiti sono stati ripagati da riscontri concreti e che in alcuni casi la nostra città si colloca tra le eccellenze a livello nazionale".
Due temi su tutti, a questo proposito: "La diffusione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia e la mobilità sostenibile, in particolare quella ciclabile. Per quanto riguarda il primo ambito, alla conferma di una posizione di alto livello che ormai da qualche anno ci contraddistingue nel solare termico (4° posto a livello nazionale) abbiamo abbinato una forte crescita nel fotovoltaico (con il primo posto tra i capoluoghi di piccole dimensioni ed il 4° nazionale). Pur senza nuovi investimenti (che tuttavia sono previsti nel medio periodo), anche la rete di teleriscaldamento della città si conferma tra le più sviluppate d'Italia (3° posto tra i piccoli capoluoghi e 10° nazionale), ed in generale per le politiche energetiche ci collochiamo al 2° posto tra le città di dimensioni analoghe alle nostre ed all'8° in tutta Italia. Accanto alla diffusione delle fonti rinnovabili, per il futuro sarà opportuno incentivare maggiormente anche il risparmio energetico con iniziative specifiche (in parte già avviate, per esempio la distribuzione gratuite di lampade a basso consumo), visto che i consumi medi di elettricità per abitante, pur non esorbitanti, sono comunque sopra la media nazionale".
In merito alla mobilità, "da rilevare il 2° posto tra le piccole città ed il 18° nazionale per la mobilità sostenibile, nonostante performance migliorabili nel trasporto pubblico (sia per numero di viaggi per abitante che chilometri percorsi per abitante, quindi tanto il versante della domanda che dell'offerta), nonché l'eccellenza nella mobilità ciclabile (1° posto tra i "piccoli" e 2° nazionale per dotazione di piste, 2° tra i "piccoli" e 9° nazionale per ciclabilità complessiva, tenendo conto di bike sharing, cicloparcheggi ed altre iniziative)".
Un altro indicatore per il quale Lodi si distingue è quello dell'elevata superficie verde rispetto all'estensione complessiva del territorio comunale, con il 2° posto tra le città della sua classe dimensionale ed il 4° nazionale: "Non è un dato nuovo, è noto da anni, e si conferma anno dopo anno - sottolinea Uggetti - ma è significativo proprio per questo, perché dimostra come le politiche urbanistiche degli ultimi 15 anni abbiano tutt'altro che "mangiato" territorio, seguendo una linea ribadita anche nel nuovo Piano di Governo del Territorio; la nostra è una città in cui lo sviluppo urbanistico non vuol dire espansione dell'area urbana, delimitata all'interno di confini ormai stabilmente fissati e che non vengono messi in discussione, segnando una evidente discontinuità con alcuni modelli di estesa conurbazione molto diffusi nella pianura padana. Manteniamo invece una posizione poco sotto la metà classifica nazionale per quanto riguarda il verde fruibile, a dispetto del considerevole aumento di superfici attrezzate verificatosi negli ultimi anni, ma a mio giudizio ciò dipende dal fatto che nel calcolo non sono comprese aree di grande estensione con la Foresta di Pianura, per non parlare di quelle all'interno del territorio comunale ricomprese nel Parco Adda Sud".
Tra i punti critici da rilevare "sicuramente l'inquinamento atmosferico, che tuttavia rappresenta un problema che non ha una matrice tipicamente locale ma è strutturale per una vasta area del Nord del Paese, oltre che per i grandi agglomerati urbani; da segnalare inoltre gli elevati consumi idrici domestici, inferiori in tutta Italia solo a quelli di Roma e Monza, compensati dalle basse dispersioni di acqua (solo 6 città in tutta Italia hanno reti più efficienti della nostra) e dalla soddisfacente capacità di depurazione (96 per cento, 37° posto su 104)".
Un'infine, un'annotazione sulla raccolta differenziata dei rifiuti: "Siamo in costante miglioramento, nel 2010 abbiamo sfiorato il 45 per cento, realizzando un incremento di quasi 10 punti in 5 anni, e ci proiettiamo verso la soglia del 50 per cento, collocandoci già ora nella metà alta della classifica a livello nazionale".
(17-10-2011)