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Primo incontro del Sindaco con il nuovo Prefetto

Inizia nel segno di un'impressione positiva e di un forte spirito di collaborazione ed operatività il rapporto istituzionale tra il Sindaco di Lodi Lorenzo Guerini e il nuovo Prefetto Matteo Piantedosi, da pochi giorni insediatosi in città.
L'occasione del primo scambio di saluti e di conoscenza è stata la visita odierna del Prefetto, giunto a Palazzo Broletto alle 10.00 e ricevuto per circa mezzora di colloquio nell'ufficio del Primo Cittadino. In agenda, oltre al benvenuto a Lodi ed agli auguri di buon lavoro, alcuni temi su cui le due istituzioni stanno già muovendo passi importanti.

"Ho dato volentieri il benvenuto in città al nuovo Prefetto - dichiara al termine dell'incontro il Sindaco - di cui ho subito apprezzato l'entusiasmo, la cordialità e la propensione ad una collaborazione molto concreta, che è un aspetto per noi molto importante. Ci siamo subito confrontati, dopo un amichevole scambio di impressioni sulla realtà locale lodigiana, sui temi delicati della sicurezza che stanno a cuore a tanti cittadini. In particolare, prendendo spunto dalle cronache di questi giorni, ho chiesto ed ottenuto dal dr. Piantedosi la convocazione nei prossimi giorni di una riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, presso la Prefettura. All'ordine del giorno la questione dei furti di rame nei cimiteri cittadini, che sta diventando un problema serio nonostante, lo voglio affermare con chiarezza, il nostro impegno sul tema sia già molto alto in questi mesi. Credo però che occorrano nuove idee e forme di collaborazioni con le Forze dell'Ordine, poiché solo con un lavoro di rete sarà possibile giungere a risultati efficaci. In questo senso ho trovato l'immediata adesione del Prefetto, che ringrazio davvero per la prontezza e la disponibilità mostrate."

La prossima riunione del Comitato segue quella che si era tenuta a luglio, quando il problema dei furti del rame nei cimiteri aveva cominciato a preoccupare le Istituzioni. Dopo quell'incontro, il Comune aveva tentato la strada del presidio notturno dei cimiteri tramite alcune guardie giurate, ma l'elevato costo del servizio non ne può consentire una ripetizione né una stabilizzazione. Per questo Palazzo Broletto ha stabilito, all'interno dell'appalto (da poco concluso ed aggiudicato all'I.V.R.I.) del servizio di vigilanza notturna sperimentale di 6 mesi a Lodi, di inserire tra le zone e i beni pubblici da tutelare anche i tre cimiteri. Il servizio partirà il 1 settembre e prevede al Maggiore, a San Bernardo e a Riolo 4 passaggi notturni ciascuno (dalle 22.00 alle 6.00) di una pattuglia delle guardie particolari giurate, che possono segnalare situazione anomale ed intervenire per risolverle, e che devono poi redigere rapporti quotidiani al Comando di Polizia municipale, sotto la cui direzione si svolge il servizio.

"La strada dell'ausilio dell'I.V.R.I. nella vigilanza notturna - continua il Sindaco - e soprattutto la prosecuzione della collaborazione con le Forze dell'Ordine, di cui parleremo approfonditamente in sede di Comitato Ordine e Sicurezza, possono essere assai preziosi. Sottolineo però che altrettanto, se non maggiormente, preziosa è l'attività di indagine che le stesse Forze dell'Ordine hanno avviato in questi mesi, che mi auguro porti presto a buoni risultati".

A tal proposito, infatti, proprio nella mattinata odierna il Sindaco Guerini ha incontrato alle 9.00 il Questore Paolo Piffarotti, con il quale è stato fatto il punto della situazione.

"Mi rammarico sinceramente - conclude infine il Sindaco - per i danni materiali e morali che sono stati procurati a parecchi lodigiani, capendo bene il valore della memoria dei defunti e dell'affetto nei loro confronti. I disagi sono purtroppo il segnale di una società che non esito a definire malata in alcune sue componenti, che pur di lucrare sulla vendita del rame non esitano a compiere gesti di questo tipo. Sono convinto che con tenacia e collaborazione le istituzioni locali riusciranno a porre un argine a questi scempi. Ribadisco ancora una volta che il Comune sta facendo tutto il possibile, ed anche di più, per risolvere la questione e venire incontro alle richieste di sicurezza delle persone. Purtroppo è un problema che, lungi dall'essere localizzato a Lodi, stanno vivendo molti altri Comuni in Italia, come mi attestano i colleghi Sindaci che spesso incontro: è un sistema malavitoso, che va debellato in ogni forma."

(30.8.2011)

 
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il prefetto e il sindaco di lodi