Il 22 agosto 1944, i giovani lodigiani Ludovico Guarnieri, Ettore Madé, Franco Moretti, Giancarlo Sabbioni ed il loro comandante, il "falco rosso" Oreste Garati, perdevano la vita, uccisi da un plotone di militi della Guardia Nazionale Repubblichina fascista, nel sito del Poligono di Tiro di Lodi. Nello stesso luogo, qualche mese più tardi, il 31 dicembre, anche i patrioti Pitero Biancardi e Giuseppe Frigoli di Livraga, Paolo Sigi di Fombio, Ferdinando Zaninelli di San Martino in Strada e Marcello De Vocatis di Napoli subivano la stessa sorte.
La loro colpa è stata quella di essersi schierati con le formazioni partigiane nella lotta per riconquistare agli italiani la libertà e alla Nazione la sua indipendenza.
A distanza di 67 anni dal loro martirio, la memoria degli orrori e delle nefandezze nazifasciste è presente e vive nel tributo di riconoscenza della cittadinanza di Lodi per il dono della liberta, pagata con il sangue dei figli di una Patria ritrovata e per il solenne ammonimento che ne scaturisce: non abbassare la guardia di fronte ai pericoli dei conflitti che ancora dilaniano la libertà e pregiudicano l'avvenire di tanta parte dell'umanità, di cui il terrorismo barbaro, le ingiustizie sociali, gli squilibri economici e la povertà sono le manifestazioni più preoccupanti. Per questi motivi, il Comune di Lodi e la sezione provinciale dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani invita la cittadinanza a partecipare lunedì 22 agosto alla cerimonia commemorativa dell'eccidio dei Martiri del Poligono.
Il programma prevede alle ore 17.00 la celebrazione di una Santa Messa a suffragio dei caduti presso il Santuario di Santa Maria della Pace, in corso Umberto I, e a seguire, presso i portici del Broletto, i discorsi commemorativi, che saranno tenuti dal vice sindaco Giuliana Cominetti e da un rappresentante dell'Anpi.
(19-08-2011)