"Caro Sindaco, in questi giorni il Parlamento sta affrontando l'esame del Decreto Legge 138, varato dal Governo lo scorso 12 agosto e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica il 13 agosto. Come sai, tra le "ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo" è stata inserita, all'articolo 16, anche la soppressione di alcune Province, individuate in base a criteri demografici e di estensione territoriale. Come primo cittadino del capoluogo di una delle Province di cui si prevede la soppressione, reputo tale decisione una eventualità assolutamente da scongiurare, non per difendere uno status puramente formale, bensì per tutelare l'interesse primario di un territorio che si vedrebbe privare di rappresentanza istituzionale, autonomia di programmazione, riconoscimento della propria, specifica identità e, soprattutto, di servizi e livelli decentrati dell'amministrazione pubblica essenziali per garantire lo sviluppo socio-economico della comunità locale".
E' questo il primo passaggio della lettera inviata oggi dal sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini, ai pari ruolo dei capoluoghi delle Province di cui la manovra sulla spesa pubblica decreta la soppressione, pur non citandole espressamente: in ordine crescente per popolazione Ogliastra, Isernia, Medio Campidano, Carbonia-Iglesias, Gorizia, Rieti, Verbano-Cusio-Ossola, Vibo Valentia, Enna, Crotone, Fermo, Vercelli, Biella, Massa-Carrara, Ascoli Piceno, Asti, Imperia, La Spezia, Lodi, Campobasso, Terni, Trieste, Rovigo, Prato, Caltanissetta, Savona, Piacenza, Benevento, Pistoia.
La missiva è finalizzata a raccogliere adesioni alla proposta avanzata dal primo cittadino di Lodi per la costituzione di un coordinamento tramite il quale le 29 città potrebbero esprimere una posizione comune sulla questione.
"Sono infatti persuaso - scrive Guerini - che tali preoccupazioni siano condivise in tutti i contesti territoriali interessati dal provvedimento e sono altresì convinto che un'iniziativa promossa congiuntamente da tutte le città capoluogo possa esprimere con maggior efficacia la posizione di chi ritiene che questa decisione, lungi dal produrre il risultato (ritengo da tutti auspicato) di contribuire ad un effettivo e significativo risparmio, determinerà grave pregiudizio alla qualità della vita della nostre comunità, condannandole ad una inaccettabile regressione".
"Mi permetto quindi di avanzare una proposta di collaborazione istituzionale tra le nostre città - prosegue Guerini - da avviare in termini quanto più possibile solleciti, promuovendo un coordinamento che rappresenti le nostre posizioni in modo unitario, secondo le modalità che saranno ritenute più opportune. Allo scopo di favorire un primo momento di confronto, la città di Lodi sarebbe lieta ed onorata di ospitare i colleghi degli altri capoluoghi, in data da stabilire registrando le rispettive disponibilità. In alternativa, potrà essere individuata una diversa sede per questo incontro, da scegliere tra le città coinvolte secondo il criterio della più agevole accessibilità da parte di tutti".
(17-08-2011)