L'avvio nel centro storico e nella zona del Borgo Adda del sistema basato integralmente sul "porta a porta" per ogni tipologia di rifiuto urbano ha fatto balzare a oltre il 70 per cento il dato di raccolta differenziata nelle aree interessate da questa innovazione (in cui risiedono circa 9.000 dei 45.000 abitanti di Lodi), portando la media complessiva dell'intera città a superare il 50 per cento. I risultati, molto positivi, del primo mese di attuazione del "porta a porta" sono stati presentati e commentati con soddisfazione nel corso di una conferenza stampa a cui sono intervenuti il sindaco Lorenzo Guerini, l'assessore all'ambiente Simone Uggetti, il presidente di Astem Gestioni Srl (la società a capitale pubblico a cui è affidato il servizio di igiene urbana), Emiliano Lottaroli, ed il responsabile del servizio ingegner Stefano Migliorini.
"Innanzitutto - ha sottolineato il sindaco - è doveroso formulare un sincero apprezzamento ed un ringraziamento ai residenti del centro e del Borgo, che hanno recepito la novità adeguandovisi con grande serietà e puntualità. Si tratta di un segnale molto importante, perché senza la collaborazione della cittadinanza il sistema di raccolta (qualsiasi sistema, indipendentemente dal modello prescelto) non sarebbe sostenibile né efficace. Una corretta separazione dei rifiuti domestici si traduce d'altra parte in consistenti benefici per tutti, dalla tutela dell'ambiente al risparmio economico, perché è proprio grazie all'incremento della raccolta differenziata, e quindi al contenimento dei costi di smaltimento, che è possibile tenere sotto controllo i costi complessivi del servizio, che la legge impone di coprire con il gettito della tassa rifiuti. Non è un caso, d'altra parte, che negli ultimi sei anni a Lodi le tariffe della Tarsu non subiscono aumenti, in corrispondenza di un progressivo aumento della quota di differenziazione, salita da circa il 36 per cento del 2005 al 45 per cento del 2010 e proiettata nel 2011 a raggiungere (e noi auspichiamo anche a superare) il 50 per cento".
"I dati registrati in questo primo mese di sperimentazione del porta a porta integrale (avviato il 16 maggio) dovranno chiaramente essere confermati da una serie di riscontri nel medio-lungo periodo - ha osservato l'assessore Uggetti - ma sulla base delle indicazioni che abbiamo potuto acquisire possiamo già programmare l'estensione di questo sistema ad altre vie (per esempio viale Trento Trieste e viale Vignati), limitrofe al perimetro dell'area in cui sono state introdotte le nuove modalità di conferimento dei rifiuti ed interessate da un fenomeno di "migrazione", vale a dire di conferimento nei cassonetti di materiale prodotto da utenze domestiche del centro ma non conferito con il porta a porta, per una serie di motivi, presumibilmente legati in particolare alle difficoltà incontrate da alcuni nel rispettare il nuovo calendario di esposizione delle varie tipologie di rifiuti. Il sistema verrà inoltre integrato da un nuovo servizio, per la raccolta di pannolini per neonati e pannoloni per anziani incontinenti; si tratta infatti di due categorie di utenti che hanno indubbiamente l'esigenza di poter contare su una maggior frequenza di ritiro dei rifiuti, rispetto all'unico giro settimanale previsto per il secco. A questo proposito, chi fosse interessato potrà contattare Astem (ai recapiti telefonici 0371/4502245-62, fax 0371/450274) per stabilire modalità di consegna personalizzate; da quel momento, Astem continuerà ad effettuare il giro nei giorni e negli orari concordati, sino a diversa indicazione dell'utente, per sopravvenuta conclusione dell'esigenza".
Il presidente di Astem Gestioni ha poi delineato alcune possibili linee di sviluppo futuro del servizio di raccolta:
"Attualmente, nei quattro quinti della città la raccolta differenziata avviene tramite conferimento di tutte le tipologie in cassonetto (circa 1.500 dislocati nell'area urbana), mentre in centro e nel Borgo si effettua il porta a porta integrale. Entrambi i sistemi, che rispondono ad esigenze e condizioni differenti, hanno dato prova in questi anni di efficienza: nelle aree residenziali il conferimento in cassonetto consente alle famiglie di organizzare la gestione dei rifiuti domestici in piena autonomia, in centro storico e in Borgo il porta a porta, benché più vincolante nonché più oneroso come costi di gestione, consente di eliminare presenze ingombranti come quelle dei cassonetti e delle campane, che non si addicono né all'identità architettonica né all'assetto viabilistico di queste zone, caratterizzate da edifici storici e da dimensioni delle strade molto ristrette. Le valutazioni per il futuro dovranno tenere conto di tutti questi fattori, ma si possono già ipotizzare, come traccia di lavoro, alcune prospettive, per esempio l'introduzione di un badge nominale per il conferimento nei cassonetti, che favorirebbe anche la tracciabilità dei rifiuti e contrasterebbe efficacemente il fenomeno del pendolarismo dei rifiuti che colpisce soprattutto le piazzole nelle aree più periferiche, integrando il controllo con videosorveglianza che in questi anni ha già permesso di individuare e sanzionare numerosi comportamenti scorretti e abusivi. A questo proposito, gioverà anche l'entrata in funzione della società che si candida a diventare il gestore unico del servizio rifiuti su tutto il territorio, facilitando pianificazioni su area vasta e l'armonizzazione dei servizi tra i vari Comuni, a partire da quelli tra loro confinanti".
L'ingegner Migliorini ha poi formulato un'interpretazione analitica dei dati sulla raccolta differenziata registrati nel primo di attuazione del "porta a porta":
"Nel periodo 16 maggio-18 giugno la quota di differenziata nelle zone interessate dal nuovo sistema è stato del 68 per cento, che sale a oltre il 70 calcolando le frazioni conferite in piazzola e lo spazzamento strade. Questo risultato è sicuramente frutto in particolare di un sensibile incremento della differenziazione di umido e vetro, ma bisogna correttamente tenere conto anche dell'effetto "migrazione" di una parte del secco verso i cassonetti delle zone limitrofe. Per "depurare" l'analisi da questo fattore abbiamo quindi ampliato il campo di verifica a tutta la città, confrontando i dati complessivi di produzione rifiuti nel periodo metà maggio-metà giugno di quest'anno con quelli dell'identico periodo del 2010, registrando un miglioramento netto di oltre 4 punti, dal 45 abbondante a poco più del 50 per cento, con una riduzione del secco di quasi il 10 per cento. Su quest'ultimo aspetto incide senz'altro una tendenza generale di riduzione della produzione di rifiuti (correlata anche alla contrazione dei consumi in atto da un paio d'anni per la crisi economica, oltre che al miglioramento delle abitudini di gestione dei rifiuti a domicilio), ma per una buona metà possiamo dire che la riduzione del secco coincide con una contestuale crescita della separazione dell'umido (più 17 per cento), della plastica (più 11 per cento), della carta (più 7 per cento) e del vetro (più 6 per cento)".
Infine, è stato precisato che con la conclusione della fase sperimentale del "porta a porta", a partire da luglio i comportamenti non corretti (separazione sbagliata, esposizione in giorni e orari non conformi al programma del servizio etc.) inizieranno ad essere sanzionati, a norma del regolamento comunale di igiene urbana.
(23-06-2011)