Nessun aumento di tasse e tributi, mantenimento di un adeguato livello di spesa per le prestazioni sociali e significativi investimenti per la realizzazione di importanti opere pubbliche: poggia su queste linee guida fondamentali il bilancio di previsione del Comune di Lodi per l'esercizio 2011, approvato dal Consiglio Comunale in occasione della seduta di martedì 14 giugno (23 voti favorevoli e 8 contrari).
"Il quadro di difficoltà in cui l'amministrazione comunale si sta muovendo - ha spiegato in aula il sindaco, Lorenzo Guerini - è noto e coinvolge l'intero sistema degli enti locali: siamo infatti chiamati a far fronte all'ennesimo taglio dei trasferimenti statali ordinari, che dopo la riduzione del 3 per cento nel 2010 quest'anno sarà addirittura dell'11 per cento, per un importo che per il bilancio di Lodi ammonta a circa 1.300.000 euro. A ciò si aggiungeranno gli effetti diretti ed indiretti della riduzione di ben il 50 per cento del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, stimata in una minor disponibilità di risorse per altri circa 300.000 euro. Non meno impegnativo sarà il tentativo di centrare anche per il 2011 gli obiettivi del Patto di Stabilità, che sintetizzando (perché il meccanismo è davvero complesso) si possono tradurre nell'obbligo di incassare più di quanto si spende".
Con circa 1.600.000 euro in meno a disposizione, la necessità è stata quindi quella di trovare un soddisfacente equilibrio tra contenimento della spesa corrente e mantenimento di adeguati livelli di servizi alla cittadinanza.
"A questo proposito - ha sottolineato il sindaco - la nostra linea ha seguito due precisi punti di riferimento: non verranno aumentate le tasse e sarà preservata la spesa sociale, che riteniamo essenziale mantenere sui livelli consolidati di questi anni, ancor più in un contesto di perdurante crisi economica ed occupazionale che resta profonda e crea difficoltà a tante persone e famiglie".
Il Comune di Lodi non si avvarrà quindi della possibilità di aumentare l'addizionale Irpef:
"Sarebbe contradditorio - ha ribadito il sindaco - proprio in relazione alla situazione di crisi a cui ho accennato. Il governo continua a ridurre i contributi ai Comuni, salvo poi "lasciarli liberi" di aumentare imposte e tributi, scaricando sulle spalle delle comunità locali il peso di un deficit che nasce a Roma. A Lodi non andrà così: l'addizionale Irpef resterà ai livelli in vigore da 10 anni, che sono tra i più bassi in Italia tra i capoluoghi di Provincia".
Anche nel 2011, sui bilanci dei Comuni continuerà poi a gravare l'incognita del Patto di Stabilità:
"In questi anni a Lodi siamo riusciti a rispettarlo, scongiurando sanzioni e penalità le cui conseguenze sarebbero state pagate dalla città, soprattutto in termini di minori servizi e investimenti in opere pubbliche, ma sarà ancora una volta un rompicapo che si risolverà in dirittura d'arrivo. Quantomeno, rispetto alle previsioni iniziali l'Anci è riuscita a ottenere una modifica del meccanismo che ci darà un po' di sollievo: il saldo di bilancio ai fini del Patto verrà infatti calcolato sulla gestione di cassa, mentre per quella di competenza l'obiettivo sarà quello del pareggio. In questo modo, l'obiettivo di saldo assegnato al Comune di Lodi è sceso da 4 milioni di euro a 3.149.000 euro; non è molto, ma è già qualcosa, ottenuto grazie ad un negoziato con il governo al quale tra l'altro ho avuto modo di partecipare direttamente come delegato dell'Anci in Conferenza Unificata".
Se per la spesa corrente l'esigenza è di risparmiare, per gli investimenti in opere pubbliche si tratta di individuare modalità sostenibili per soddisfare il quadro del fabbisogno finanziario:
"Il criterio che abbiamo adottato - ha chiarito il sindaco - è quello di contenere il ricorso a nuovi mutui (benché, grazie al positivo andamento dei fondamentali di bilancio, il nostro margine di indebitamento sarebbe ancora ampio: Lodi è infatti tra i capoluoghi di Provincia in Italia con la minor quota pro capite di debiti per mutui) e di reperire risorse proseguendo la linea di valorizzazione del patrimonio immobiliare e di altri asset comunali efficacemente attuata in questi anni".
A questo proposito, con separata delibera (sulla quale sono stati espressi 22 voti favorevoli e 11 contrari), il Consiglio ha approvato il Piano delle Alienazioni per il 2011, che comprende 16 unità immobiliari del patrimonio comunale per un valore presunto di vendita che ammonta complessivamente a 13.647.000 euro. Dell'elenco fanno parte 10 unità adibite ad attività commerciali, un'area edificabile ed un appartamento residui di aste precedenti, la sede Inps di via Besana (che con un valore stimato in 7.800.000 euro rappresenta il lotto più importante del piano), la Villa Igea, la sede dei Giudici di Pace di via San Fereolo ed il fabbricato di via Volturno che attualmente ospita uno dei due asili nido comunali (la relativa operazione di alienazione potrà essere realizzata a seguito del trasferimento del nido nella nuova sede presso l'ex Istituto Fanciullezza di strada Vecchia Cremonese e sarà assoggettata a Piano di Recupero).
"Le risorse che contiamo di recuperare con il Piano delle Alienazioni - ha precisato il sindaco - serviranno da una parte a consentire il rispetto del Patto di Stabilità, dall'altra ad estinguere anticipatamente una serie di mutui, abbattendo in misura significativa lo stock di debito del Comune e sgravando i futuri bilanci dell'ente dalle spese per le quote di rimborso dei prestiti, in misura superiore ai mancati introiti per la riscossione dei canoni di locazione dei beni che verranno venduti. A questo proposito, bisogna segnalare come nei programmi dell'amministrazione ci sia, già nel 2011, la prosecuzione del piano di riqualificazione dell'ex Linificio, che sta sempre più diventando un importante centro di servizi, che attualmente ospita il Centro di Formazione Professionale Consortile, l'Ufficio Scolastico Provinciale, la sede della Cisl e l'Agenzia delle Entrate. Il prossimo lotto di recupero consentirà di allestire nuovi spazi adibiti ad uffici per l'ampliamento dell'Agenzia delle Entrate, la sede dell'Arpa, del comando provinciale della Guardia di Finanza e dei Giudici di Pace, garantendo al Comune consistenti introiti da canoni di locazione".
Sul Piano delle Alienazioni sono stati presentati 6 emendamenti da parte del gruppo Pdl, tutti respinti (sempre con 22 voti contrari, in 3 casi con 11 favorevoli e negli altri 3 con 6 favorevoli e 5 astenuti), oltre a 4 ordini del giorno, analogamente respinti sempre con 22 voti contrari (in un caso con 11 voti favorevoli, in due con 6 voti favorevoli e la Lega che non ha partecipato al voto ed in un caso con 6 favorevoli e 5 astensioni).
Due invece gli emendamenti presentati al bilancio di previsione: quello proposto dal Pdl (sulla destinazione prioritaria dei proventi delle alienazioni al rimborso di finanziamenti) è stato respinto con 23 voti contrari e 8 favorevoli, mentre quello formulato dalla giunta (relativo allo spostamento di alcuni importi tra diversi capitoli del bilancio, a invarianza di saldo della manovra) è stato approvato con 23 voti favorevoli e 8 astenuti.
I principali numeri del bilancio di previsione
La quota di pareggio dell'esercizio 2011 è prevista in 71.889.000 euro. Per quanto riguarda le entrate, le tributarie ammonteranno a 25.837.000 euro, le extratributarie a 13.378.000 euro, quelle derivanti da contributi e trasferimenti correnti di Stato, Regione ed altri enti a 5.692.000 euro, i proventi da alienazioni, trasferimento di capitale e riscossione di crediti a 16.370.000 euro, le risorse da accensione di prestiti a 2.171.000 euro. Al preventivo 2011 verrà inoltre applicata una quota dell'avanzo 2010, per un importo di 1.600.000 euro. Il quadro delle entrate è infine completato da 6.840.000 euro per servizi conto terzi, che trovano un'imputazione di pari importo tra le uscite. La spesa è articolata in 45.029.000 euro di parte corrente, 11.471.000 euro di investimenti e 8.548.000 per rimborso di prestiti (oltre al già citato importo delle spese per servizi conto terzi).
Opere pubbliche: 9 milioni nel 2011, 22 e mezzo nel triennio al 2013
Contestualmente al bilancio di previsione, è stato approvato anche il programma triennale 2011-2013 delle opere pubbliche, che comporta investimenti complessivi per 22.485.000 euro, di cui 9.035.000 euro stanziati per l'esercizio in corso.
Di seguito, l'elenco completo degli interventi previsti:
(15-06-2011)