"Sappiamo della sensibilità del commissario sul ruolo degli enti locali e lo ringraziamo per aver inserito la visita in Anci nei suoi incontri italiani. Per i servizi erogati e per la vicinanza ai territori, i Comuni sono ormai attori insostituibili per la tutela dei diritti umani nelle nostre comunità". Lo ha affermato Lorenzo Guerini, sindaco di Lodi, durante l'incontro che si è svolto nella sede dell'Anci a Roma con il Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg.
Insieme a Guerini, che guidava la delegazione dei Comuni, erano presenti anche il sindaco di Rovigo, Fausto Merchiori, l'assessore al welfare del Comune di Bari, Ludovico Abaticchio, Luca Pacini, responsabile area welfare, scuola e immigrazione dell'Anci, e Daniela Di Capua, direttore del Servizio Centrale Sprar, il programma nazionale per l'accoglienza ai profughi e richiedenti asilo.
Guerini ha ricordato come l'Anci in questi anni abbia affrontato in modo concreto i temi dell'accoglienza e dell'integrazione degli immigrati, cercando di "restare lontana dalle possibili strumentalizzazioni politiche". "Un approccio - ha spiegato il sindaco di Lodi - che si è concretizzato nelle esperienze del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati e del Programma per i minori stranieri non accompagnati, basate sulla collaborazione tra enti locali e soggetti del terzo settore, con il coordinamento dell'Anci ed il cofinanziamento statale". Questo modello, che punta sul massimo coordinamento tra lo Stato ed i territori, "è quello vincente per costruire adeguate politiche di accoglienza, ed alla fine è stato in qualche modo recepito dal governo, in occasione dell'emergenza dei flussi migratori dal Nord Africa" ha sottolineato Guerini.
Quanto al tema dei Rom, il sindaco di Lodi ha ricordato come i Comuni abbiano realizzato molte positive esperienze per il sostegno e l'integrazione lavorativa e scolastica, ma come permangano ancora delle criticità: "L'Anci ha più volte sottolineato la mancanza di un piano nazionale per i Rom che garantisca ai Comuni un adeguato impegno statale, sia in termini di risorse, che soprattutto di uno 'strumento cornice' in cui collocare e valorizzare le varie esperienze realizzate".
"Ci auguriamo che la presenza in Italia del commissario Hammarberg rappresenti una nuova sollecitazione affinché il governo accetti e concretizzi questa nostra proposta" ha detto Guerini.
Da parte sua Thomas Hammarberg ha dato atto ai Comuni di "svolgere un ruolo chiave nella promozione della coesione sociale, nel dialogo tra diverse culture, nel contrasto alle discriminazioni, nell'assicurare il diritto di partecipazione e di associazione e nel garantire l'equità di genere".
"Purtroppo - ha proseguito il commissario - spesso le autorità locali non sono dotate di strumenti e risorse necessarie per garantire il rispetto dei diritti umani dei cittadini residenti sui loro territori. Con la conseguenza che l'applicazione concreta degli standard fissati dalle Convenzioni internazionali per i diritti umani è ancora inadeguata".
Tuttavia, secondo Hammarberg è proprio sul livello territoriale che bisogna puntare, come dimostrano "le buone prassi realizzate in questi anni dai Comuni italiani per l'accoglienza dei richiedenti asilo e dei minori non accompagnati. Se si lavora a livello locale sono convinto che si potranno superare le difficoltà incontrate ed andare verso una politica costruttiva di accoglienza ed integrazione" ha concluso.
(27-05-2011)