"La mia assenza all'incontro di oggi a Parma con il Ministro Maroni non è né "pretestuosa" né "strumentale", bensì riflette pienamente e con coerenza la posizione assunta a livello nazionale dall'Anci e motivata già ieri con chiarezza dal presidente dell'associazione, onorevole Osvaldo Napoli, che tra l'altro è anche vice capogruppo del Pdl alla Camera".
Così il sindaco di Lodi e delegato Anci alla Conferenza Unificata, Lorenzo Guerini, commenta le reazioni alla mancata partecipazione all'incontro odierno di alcuni sindaci delle città aderenti alla "Carta di Parma", tra cui appunto Lodi.
"La scelta di non andare a Parma non ha alcun contenuto polemico o conflittuale - sottolinea Guerini - Molto più semplicemente, l'Anci ha evidenziato come in tema di sicurezza urbana la priorità all'ordine del giorno fosse quella di un tempestivo confronto, nella sede istituzionale preposta, tra l'associazione stessa ed il Ministro, in cui potessero essere illustrati i provvedimenti che il Governo intende adottare per superare i rilievi mossi dalla Corte Costituzionale sul cosiddetto "pacchetto sicurezza". Si tratta di una questione urgente e di ordine generale, che coinvolge l'intero sistema dei Comuni italiani, mentre la Carta di Parma è un'iniziativa che era nata in modo specifico per dare voce alle istanze in materia di sicurezza delle medie città del Nord, dato che molte amministrazioni municipali di quest'area del Paese avevano rilevato come il dibattito sul problema fosse prevalentemente concentrato sui grandi centri urbani e su situazioni specifiche del Sud. Come si vede, sono due piani completamente differenti e la decisione di non partecipare all'incontro di Parma rispondeva all'esigenza di ribadire la priorità della richiesta dell'Anci di un incontro con il Ministro; richiesta che infatti proprio ieri è stata finalmente accolta, programmando la convocazione del tavolo istituzionale tra Comuni e Viminale per martedì prossimo".
"Tutto ciò non significa disconoscere il valore di un'iniziativa come quella della Carta di Parma, alla quale altrimenti non avremmo aderito - aggiunge Guerini - e neppure mancare di considerazione nei confronti del Ministro Maroni. Tra l'altro, non è un mistero come in questi anni, in ragione del ruolo che ricopro nell'Anci, le mie relazioni con il Ministro siano state frequenti e sempre improntate a grande cordialità reciproca e profondo spirito di collaborazione. Ho già avuto modo in numerose occasioni di dare atto a Maroni della sua capacità di essere per il sistema degli enti locali un interlocutore serio, affidabile e animato da una sincera volontà di dialogo, tratti riconosciuti e apprezzati in modo diffuso; non credo perciò che l'assenza oggi da Parma possa essere in tal senso minimamente equivocata".
Guerini a confronto con il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa: al centro del colloquio il sistema di accoglienza dei profughi ed i rapporti con le comunità Rom
Il sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini, rappresenterà venerdì 27 maggio a Roma l'Anci nell'incontro con il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg. Il diplomatico svedese (già segretario generale di Amnesty International e del Centro Internazionale Olof Palme, oltre che inviato Onu in Cambogia e membro del gruppo di lavoro sui rifugiati nell'ambito del processo di pace in Medio Oriente) sarà infatti in Italia per un giro di consultazioni che lo porterà in particolare a confrontarsi con il Governo e con l'associazione dei Comuni; i temi centrali del confronto saranno il sistema di accoglienza per i profughi ed i rapporti con le comunità Rom.
"Per quanto riguarda in particolare la prima questione - anticipa Guerini - illustrerò al Commissario Hammarberg l'esperienza italiana dello Sprar, il servizio di protezione per i richiedenti asilo ed i rifugiati, che coinvolge direttamente umerose amministrazioni comunali, tra cui quella di Lodi, impegnata su questo fronte da oltre 10 anni con il progetto "Per il diritto di asilo in Lodi", che ha visto transitare dalla nostra città centinaia di persone vittime di soprusi e persecuzioni, che grazie all'assistenza ricevuta ed a programmi di inserimento lavorativo e residenziale sono riuscite a ricostruirsi una vita".