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Emergenza immigrati: serve maggiore chiarezza

 "L'incontro di lunedì con Franco Gabrielli, capo dipartimento nazionale della Protezione Civile e commissario delegato dal Governo per la gestione dell'emergenza profughi, dovrà chiarire definitivamente il nebuloso quadro che ha sin qui caratterizzato la questione".

E' l'auspicio espresso da Lorenzo Guerini, il sindaco di Lodi che come delegato Anci in Conferenza Unificata aveva firmato lo scorso 6 aprile a Roma per conto dell'associazione dei Comuni l'accordo sulle modalità di accoglienza degli stranieri in arrivo dall'Africa e sui criteri di ripartizione territoriale dei profughi.

"E' del tutto evidente che sino ad ora le intese raggiunte tra il Governo, le Regioni e gli enti locali non sono state rispettate in Lombardia - sottolinea Guerini - dove la distribuzione dei profughi sembra essere avvenuta in modo quasi casuale e con forti disparità tra le varie Province, senza riguardo per le dimensioni demografiche dei vari territori (quindi per le rispettive capacità di accoglienza) ed escludendo, senza apparente motivo, dalla distribuzione alcune Province".

"Tra l'altro - prosegue Guerini - la Lombardia è ancora priva della figura del "soggetto attuatore", che secondo l'ordinanza del 13 aprile della Presidenza del Consiglio dei Ministri doveva essere designato entro tre giorni dalla pubblicazione del provvedimento, a cura dei presidenti di Regione. Non si tratta di un ruolo marginale, al contrario: il soggetto attuatore è infatti chiamato, nel territorio regionale di propria competenza, a coadiuvare il commissario nazionale nell'individuazione, adeguamento, allestimento o realizzazione con procedure d'urgenza delle strutture per il ricovero e l'accoglienza dei profughi. Queste disposizioni sono state applicate su tutto il territorio nazionale con un decreto della protezione Civile del 2 maggio, con cui sono stati designati i vari "soggetti attuatori", ad esclusione però della Lombardia. Anche su questo punto, lunedì sarà necessario chiarire e risolvere il problema".

"Gli arrivi di profughi ai quali abbiamo assistito in questi giorni - conclude Guerini - sono stati vissuti dalle varie realtà locali interessati con qualche disagio; non per la circostanza in sé, dato che le nostre comunità hanno già saputo dimostrare in più occasioni la loro capacità di accoglienza ed il loro spirito di solidarietà nei confronti di chi è in difficoltà, quanto per l'incertezza e l'approssimazione che hanno caratterizzato la situazione. Eppure, gli accordi siglati a livello nazionale avevano stabilito procedure precise e garanzie inequivocabili di concertazione con gli enti locali, sia per la destinazione dei profughi che per la rendicontazione economica dei relativi oneri da sostenere. E' quindi indispensabile che la cabina di regia regionale si attivi e svolga un ruolo centrale per consentire una corretta gestione dell'emergenza".
(06-05-2011)


Ultima Modifica: 25/05/2022