Il rispetto del Patto di Stabilità e un avanzo di gestione per un importo di 545.000 euro sono i principali risultati del conto consuntivo dell'esercizio 2010 del Comune di Lodi, approvato dal consiglio comunale nella seduta di mercoledì 27 aprile, con 24 voti favorevoli e 14 contrari. L'avanzo, in particolare, è relativo per un importo di 185.000 euro alla gestione di competenza del 2010 e per 360.000 euro alla cancellazione di residui passivi.
"La somma complessiva di 545.000 euro - informa il sindaco, Lorenzo Guerini - non verrà per il momento applicata al bilancio di previsione per il 2011, che peraltro deve essere ancora approvato, in attesa di verificare l'andamento dei conti dell'ente nel corso dell'anno e attingere a queste risorse con successive variazioni".
Oltre che su questo mezzo milione abbondante di euro, l'amministrazione comunale potrà poi contare anche sul consistente importo dei residui attivi derivanti dall'operazione di alienazione immobiliare conclusa nel 2008 con Astem Spa.
"Per la precisione - spiega il sindaco - si tratta di 10.656.000 euro, che costituiscono una preziosa "riserva" per il finanziamento di alcuni investimenti in programma nei prossimi anni. Come avvenuto sino ad ora, l'amministrazione utilizzerà queste risorse progressivamente, applicandole al bilancio solo in corrispondenza della vendita da parte di Astem dei beni trasferiti. Rispetto ad un valore complessivo di 12.600.000 euro degli immobili ceduti nel 2008, ad oggi Astem ha realizzato introiti per 1.944.000 euro e l'amministrazione ha quindi utilizzato una quota di pari importo di questa "riserva". Nei prossimi mesi, comunque entro l'estate, Astem dovrebbe chiudere nuove operazioni per un controvalore di ulteriori 1.200.000 euro. Nel frattempo, Astem stessa ha affidato ad una società di valorizzazione immobiliare l'incarico di effettuare una aggiornata valutazione dei beni in questione".
Per quanto riguarda i dati "macro" del conto dell'esercizio 2010, le entrate sono ammontate a 73.947.000 (con uno scostamento di circa meno 10 per cento rispetto alle previsioni dell'ultimo assestamento, concentrato prevalentemente sulle entrate per investimenti) e le uscite a 73.762.000 euro. La spesa corrente è stata pari a 47.739.000 euro, quella in conto capitale a 20.851.000 euro, mentre i restanti 5.172.000 euro sono suddivisi tra spese conto terzi e per rimborso di prestiti.
A consentire il rispetto del Patto di Stabilità (meccanismo di legge che impone agli enti locali obiettivi di saldo di cassa sulle spese in conto capitale da conseguire nel corso dell'esercizio) sonostate alcune operazioni straordinarie, tra le quali in particolare la cessione alla controllata Astem Spa dell'Azienda Farmacia Comunali, per un valore di circa 6.400.000 euro.
"Pur in una situazione di profondo disagio finanziario, che coinvolge l'intero comparto degli enti locali per effetto dei tagli ai trasferimenti ordinari dello Stato (meno 3 per cento nel 2010; nel 2011 la decurtazione ammonterà invece all'11 per cento) e del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, nonché per il penalizzante meccanismo del Patto di Stabilità, l'amministrazione comunale è riuscita a preservare soddisfacenti livelli di equilibrio del bilancio, mantenendo buoni standard di servizi e investendo significative risorse in opere pubbliche - sottolinea il sindaco - Tutto ciò, senza praticare aumenti alle tariffe dei servizi a domanda individuale né alle aliquote dei tributi. Il maggior gettito delle entrate tributarie (più 579.000 euro rispetto al 2009) non è infatto dovuto a rincari, ma ad una efficace azione di recupero di evasione pregressa, che ha interessato gli anni dal 2005 al 2009, per un importo di 490.000 euro sull'Ici e di 922.000 euro sulla tassa rifiuti, proseguendo in un'attività di accertamento che anche nel 2009 aveva prodotto significativi risultati, con il recupero di 946.000 euro (744.00 sull'Ici e 202.000 sulla Tarsu). Rispetto alle previsioni di inizio anno, nel 2010 è stato inoltre notevolmente ridimensionato il ricorso ai mutui, pur vantando il Comune di Lodi un livello di indebitamento contenuto, che colloca la nostra città tra le 20 migliori in Italia su 111 capoluoghi di provincia. Per quanto riguarda la dinamica della spesa corrente, è infine da rilevare come l'aumento registrato nel 2010, così come negli anni precedenti dal 2005 ad oggi, sia relativo al potenziamento ed all'ampliamento dei servizi, mentre sono state attuate importanti iniziative di risparmio sulle spese di funzionamento della struttura, con economie su acquisiti e forniture, confermando una bassa incidenza delle spese per il personale (poco oltre il 23 per cento della spesa corrente, contro una media nazionale di quasi il 40 per cento)".
Prima della votazione del consuntivo 2010, il consiglio comunale ha respinto con 26 voti contrari e 12 favorevoli un ordine del giorno presentato dal gruppo Pdl sull'addizionale irpef e ne ha approvato un altro sullo stesso argomento (con 24 voti favorevoli e 8 contrari) presentato dal Pd, nel cui testo si afferma che il consiglio "si riconosce in pieno nella decisione annunciata dalla giunta di mantenere invariata l'addizionale Irpef, attualmente allo 0,2 per cento, per non gravare sui cittadini di Lodi"; respinto, infine, un emendamento a quest'ultimo ordine del giorno, proposto dal gruppo Lega Nord (24 voti contrari, 12 favorevoli).
(28-04-2011)