Sarà il sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini, a rappresentare i Comuni italiani al vertice sull'emergenza profughi tra Governo, Regioni ed enti locali in programma domani pomeriggio a Roma presso Palazzo Chigi. Guerini, che è capodelegazione dell'Anci in Conferenza Unificata, sarà affiancato dal sindaco di Padova, Flavio Zanonato, responsabile per le politiche dell'immigrazione dell'associazione dei Comuni.
"A dire il vero - afferma Guerini - nella convocazione trasmessa oggi a firma del ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, il termine "profughi" non viene menzionato e all'ordine del giorno figura il tema "Emergenza umanitaria-Immigrazione dai Paesi del Nord Africa". Sappiamo che domani il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare un accordo in proposito con la Tunisia, ma verificheremo nel pomeriggio (il vertice avrà inizio alle 17..0, presso la Sala Verde di Palazzo Chigi) che cosa esattamente il Governo intende comunicare a Regioni e autonomie locali".
L'incontro con il Governo sarà preceduto da una riunione della Conferenza delle Regioni e quindi da un confronto tra le Regioni stesse e le delegazioni di Comuni e Province che in seguito parteciperanno all'appuntamento di Palazzo Chigi.
"Se si tratta di affrontare una fase di emergenza - sottolinea Guerini - i Comuni sono disponibili a fare la loro parte, ma sulla base di premesse precise e regole chiare. Quanto si prevede possa durare questa situazione "transitoria"? Quali soluzioni operative verranno messe in campo? Si parla dell'accoglienza ai profughi provenienti dalla Libia o di far fronte all'ondata di arrivi di immigrati clandestini dalle coste dell'Africa settentrionale? Nel primo caso, si può fare affidamento sulla struttura organizzativa Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), che secondo prime stime potrebbe favorire la disponibilità immediata di circa 1.200 posti, a cui dovrebbero aggiungersene successivamente circa altri 1.500. Ma se le cifre fossero superiori, occorrerebbero misure di intervento ben diverse. Non trascurabile è poi il nodo delle risorse. Il piano operativo di emergenza della Protezione Civile dovrebbe poter contare su un fondo di 500 milioni di euro, ma non sappiamo se e come vi si potrà attingere. Per rispondere a tutti questi quesiti non possiamo far altro che attendere di conoscere quanto il Governo comunicherà domani".
(29-03-2011)