Immaginate un Principino di nome Tamino che, inseguito da un feroce serpente, venga salvato da tre magiche dame al servizio della Regina della Notte, la potente signora degli incantesimi lunari la cui figlia Pamina è tenuta prigioniera dal terribile mago Sarastro! Immaginate Tamino partire alla ricerca della fanciulla, col proposito di liberarla, armato di un flauto magico e scortato dal fedele Papageno, uno strano uccellatore dal vestito piumato e il naso un po' a becco. Immaginate la povera Pamina sorvegliata da un malvagio moro al servizio del mago Monostato, che tra ridicole minacce e lusinghe tenta di farle la corte. E immaginate inoltre il grande Sarastro rivelarsi un uomo buono e saggio, capace di sottrarre la fanciulla dalle grinfie della perfida Regina della Notte - che in realtà è una vera strega! - per donarla al prode Tamino il quale, dopo mille peripezie, riuscirà a coronare il suo sogno d'amore! Se poi immaginate il genio musicale di Mozart comporre le melodie che hanno reso immortale questa fiaba goethiana, col supporto dell'estro poetico del librettista e direttore teatrale Schikaneder, allora avete immaginato niente meno che ... Il Faluto Magico!
Ma sicuramente nessuno di noi potrebbe immaginare che nel 1791 a Vienna, durante le prove della prima di questa magica opera mozartiana, l'attore Karl Ludwig Gieseke, interprete di uno dei quattro schiavi al seguito di Monostato, aveva anch'egli dato un piccolo contributo al successo del Flauto Magico suggerendo agli autori una divertente gag che suscitò il riso e l'applauso a scena aperta del pubblico viennese. In seguito a ciò Giseke si montò la testa fino a spargere la voce d'essere lui il vero librettista dell'opera accusando Schikaneder di plagio! Nella fantasia del musicattore Luigi Maio, autore della scanzonata e divertente opera buffa da camera Un piccolo Flauto Magico, Gieseke assume le fattezze del doppio parodistico di Salieri: come quest'ultimo fu rivale del collega Mozart così il primo lo fu di Schikaneder! E indossandone in scena i panni, Maio-Gieseke cercherà di "far valere i suoi diritti" corrompendo due professori d'orchestra i quali - durante la pausa pranzo di una prova dell'originale Zauberflöte - raggiungeranno nei sotterranei del teatro l'attore "ribelle" per inscenare una pirotecnica versione riveduta e "scorretta" del celebre capolavoro mozartiano. Ma al momento di andare in scena sul piccolo palco clandestino allestito in segreto nei fondi dell'Auf der Wieden, luogo della prima viennese del Flauto Magico, Gieseke, non avendo denaro sufficiente per pagare anche i cantanti, sarà costretto ad interpretare tutti (!) i ruoli canori innanzi ad un pubblico alquanto sorpreso. In questa sua nuova opera, il musicattore genovese interpreta ogni personaggio della famosa fiaba iniziatica: dall'implacabile Regina della Notte sofferente d'insonnia, a un Papageno allergico ... alle piume!
Il tutto secondo uno stile che riecheggia le contemporanee parodie dei capolavori di Mozart - parodie che il grande Amadeus sapeva apprezzare - allestite dallo stesso Schikaneder! L'ironia caratterizzante la poetica di Luigi Maio si fa qui gioco dialettico e persino didattico perché, come spiega efficacemente Roberto Trovato, "consente allo spettatore neofita di prendere confidenza coi personaggi mozartiani dai nomi per lui forse bizzarri (Sarastro, Tamino, Pamina, etc.) ma che non intimidiscono certo l'appassionato il quale, innanzi alle piccole nevrosi e idiosincrasie appioppate sagacemente da Maio ai protagonisti di questa storia, non potrà che spassarsela quanto un lettore di quotidiani davanti alla caricatura di un noto personaggio politico. Il tutto condito dalla capacità del nostro di prodursi in scena con la verve di consumato attore, la musicalità di cantante capace di contraffare voci sopranili, tenorili e baritonali, l'abilità di un mimo trasformista e la simpatia coinvolgente che tutti abbiamo imparato ad apprezzare".
Luigi Maio "il Musicattore"
Musicista, attore e autore genovese, Luigi Maio rappresenta la più completa espressione specialistica del Teatro da Camera e di quello che lo stesso artista, creando una nuova definizione di genere, ha definito Teatro Sinfonico. Collaborando con prestigiose formazioni (Carlo Felice Ensemble, Solisti della Scala, Orchestra di Padova e del Veneto, Mikrokosmos Ensemble, Pomeriggi Musicali, Ensemble Nuovo Contrappunto, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Orquestra Nacional do Porto, Naqqara Ensemble, Solisti del Teatro Olimpico di Vicenza, Orchestra Filarmonica Giovanile di Genova, ADM Ensemble, Trio Signorini, etc.) e con noti direttori d'orchestra (Donato Renzetti, Marcello Panni, Mario Brunello, Massimiliano Caldi, Marcello Rota, Daniele Zanettovic', Julius Kalmar, Fabrizio Ficiur, Giovanni Porcile, Domenico Longo, Mattia Rondelli, Carlo Boccadoro, Osvaldo Ferriera, Daniele Agiman, Alessandro Ferrari, Alessandro Pinzauti, Manlio Benzi, Michele Mariotti, Fabio Serafini, Maurizio Ben Omar, Enrico Calini, Massimo Lauricella, Mario Ancillotti, David Crescenzi, Francesco Belli, Paolo Ferrara, etc.) Maio ha fatto riscoprire i capolavori teatral-musicali del Novecento storico e contemporaneo riscuotendo grandi consensi di pubblico e critica. Il Musicattore - per usare una sua originale (e spesso imitata) definizione - si è esibito in alcuni dei più importanti teatri, sia in Italia che all'estero, portando in scena il suo apprezzato repertorio di spettacoli da camera, tra i quali spiccano: L'Histoire du Soldat (vero suo cavallo di battaglia, che lo vede impegnato in unavirtuosistica azione trasformistico-coreografico-vocale interpretando tutti i ruoli di narratore, diavolo, soldato e principessa e che gli ha valso tanto il Premio della Critica quanto la definizione pubblicata sulla rivista Sipario di "Attore Stavinskijano"), Façade, Babar, Pierino e il Lupo, l'Arlesiana, Sport e Divertimenti e i Musicanti di Brema (con sueoriginali versioni in rima), il Concerto dell'Albatro di Ghedini, il Melologo dell'Oca diRiccardo Luciani, la Divina Commedia su musiche di Cesare Sanfiorenzo.Ma l'impegno di Maio per lo sviluppo del teatro musicale cameristico-sinfonico consiste anche nello scrivere testi e musiche per nuove opere ampliando il repertorio del settore. Ha così creato e rappresentato Eine Kleine Zauberflöte-Un Piccolo Flauto Magico, un PeerGynt per archi (andato in scena con grande successo per la Stagione della Società del Quartetto con la partecipazione dell'Orchestra d'Archi Italiana diretta dal Maestro Mario Brunello e trasmessa da Radio Tre), Vespe d'Artificio, Des Wanderers Wand, Le Fiabe daCamera, La Bellezza del Diavolo (recuperando e riscrivendo per pianoforte la colonnasonora andata perduta e composta dal maestro Roman Vlad per l'omonimo film di Clair), Via Gatta Mora! (la replica di Paganini), Sogno di una Notte di Halloween (sua originale fiaba dedicata a J. K. Rowling su musiche di Alessandro Ferrari e andata in scena con l'Orchestra dell'Accademia della Scala) e Le Canzoni di Mefisto, opera più volte trasmessa(insieme a L'Histoire du Soldat) su Tele+3. Il suo impegno nei confronti del teatrocameristico ha generato una vera e propria tendenza anche tra i giovanissimi, al punto da valergli un importante riconoscimento da parte dell'Unicef - di cui è ora Ambasciatore - quale innovatore del Kammerspiele e creatore del Teatro Sinfonico, oltre a una tesi di laurea a lui dedicata. Genova 2004, Capitale Europea della Cultura, gli ha dedicato la rassegna Viaggiando in Camera con Luigi Maio, che ha ospitato due tra gli ultimi suoisuccessi rappresentati all'Auditorium Eugenio Montale per la Stagione Operistica del Teatro Carlo Felice: In Viaggio con Rossini e Gli Elisir di Dulcamara. Recentemente ha riscosso successo di Pubblico e Critica con la "parodia da camera" LaSpada Nella Roccia (su musiche sue e di Britten) commissionatagli dal maestro ManlioBenzi per la rassegna Notti Malatestiane, e col dittico Camera Doppia costituito dall'operabuffa da camera giocosa La Camera Magica di Don Giovanni, prodotta dal Carlo Felice perl'Anno Mozartiano, e l'horror comedy - ispirata ad H.P. Lovecraft - La Camera di ErichZann (su suo testo e musiche sue e di Enrico Correggia) allestita al Piccolo Regio diTorino; dittico dove è stato affiancato dall'Ensemble Hyperion e dal Quartetto Antidogma.
La prestigiosa rivista Amadeus ha dedicato il numero speciale natalizio nonché il cdallegato alla sua edizione de L'Histoire du Soldat, che ha inciso per l'occasione insieme aDomenico Nordio e a I Solisti della Scala. Nel 2002 ha ricevuto il Premio Arte e Cultura Ettore Petrolini quale più originale interprete del grande comico italiano.