Si segnala che la data della cerimonia della firma del Patto per la Sicurezza potrebbe essere spostata, a causa di imprevisti impegni concomitanti del Ministro Maroni; al momento, il Ministro ha indicato quale data alternativa quella di venerdì 2 luglio, ancora in attesa di definitiva conferma.
Sarà direttamente il Ministro dell'Interno Roberto Maroni a firmare insieme al sindaco Lorenzo Guerini ed al Prefetto Peg Strano Materia il "Patto per la sicurezza" della città di Lodi, il documento elaborato congiuntamente da Prefettura e Comune per la realizzazione di una serie di iniziative da promuovere in collaborazione tra i due enti per dare vita a un sistema integrato di sicurezza urbana. Il patto, che prevede interventi in 8 diversi ambiti (dal controllo coordinato del territorio da parte delle forze dell'ordine alla sicurezza stradale, dal contrasto all'abusivismo commerciale alla sicurezza nei cantieri), per un impegno economico da parte dell'amministrazione comunale di 370.000 euro, verrà siglato la mattina di lunedì 19 luglio, nel corso di una cerimonia a cui il Ministro ha confermato proprio oggi la sua partecipazione.
"La premessa di questa iniziativa - spiega il sindaco, Lorenzo Guerini - è che il tema della sicurezza, specialmente in ambito urbano, non si esaurisce con il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, ma riguarda più complessivamente la tutela della coesione sociale e il rispetto delle norme che regolano la convivenza civile di una comunità. Quello della sicurezza è un tema articolato, da affrontare su più versanti, sempre con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita in città. L'aumentata sensibilità dei cittadini ai problemi della sicurezza richiede una crescente capacità di risposta da parte dell'amministrazione pubblica, in grado di coniugare i necessari interventi per la tutela dell'ordine e il contrasto all'illegalità, di competenza dell'autorità di pubblica sicurezza, con progetti mirati alla prevenzione del disagio sociale".
Nel documento si sottolinea infatti come anche Lodi, parimenti alla maggior parte delle aree urbane, stia attraversando una fase di trasformazione incisiva, determinata da complesse dinamiche socio-economiche, quale riflesso locale di situazioni che si generano a livello globale (crisi economica, immigrazione, criminalità): tutti questi fattori rischiano di produrre marginalità sociale, disordine urbano, devianze, fenomeni di clandestinità e di abusivismo, con conseguenze negative sulla vivibilità degli spazi pubblici e sulla percezione di sicurezza da parte della cittadinanza. L'analisi del territorio sviluppata nel Patto sulla base dei dati in possesso alle forze dell'ordine non fa emergere gravi problemi di criminalità né fenomeni vistosi di degrado urbano, ma evidenzia alcune questioni critiche a cui dare pronta risposta: tra queste, alcuni fenomeni di criminalità definita "predatoria" (furti in abitazione e nei pubblici esercizi, borseggi, scippi e truffe), oltre a più consistenti fenomeni di disordine urbano individuati in condotte scorrette da parte di automobilisti, nell'abusivismo commerciale, nel disturbo della quiete pubblica e negli atti di vandalismo a danno degli arredi urbani. Con il Patto Locale di Sicurezza Urbana (strumento previsto dalla legge), la Prefettura e il Comune di Lodi intendono quindi concordare iniziative mirate per sviluppare forme di collaborazione che diano vita ad un sistema integrato di sicurezza urbana, con l'obiettivo di contribuire ad accrescere la fiducia e la credibilità nelle istituzioni pubbliche e di trasmettere alla cittadinanza segnali positivi di percezione della sicurezza.
"L'approvazione del Patto - sottolinea il sindaco - rappresenta un risultato di grande importanza, raggiunto grazie all'intenso lavoro svolto in collaborazione tra il Comune e la Prefettura, che ringrazio per la disponibilità e per l'efficace coordinamento. Il fatto che per la firma del documento si presenti a Lodi direttamente il Ministro (che ho avuto modo di incontrare ancora una volta non più tardi di lunedì, in occasione del vertice dei sindaci firmatari della "Carta di Parma") è un ulteriore motivo di soddisfazione, che attesta la validità dell'iniziativa".
Di seguito, si riporta una descrizione delle principali misure di intervento programmate nei diversi ambiti presi in considerazione dal documento.
(24-06-2010)