Si terrà nella notte tra sabato 19 e domenica 20 giugno la seconda iniziativa promossa a Lodi nell'ambito del progetto Drugs on Street, finalizzato all'attivazione di nuove procedure clinico-tossicologiche da utilizzare negli accertamenti per la prevenzione degli incidenti stradali causati dalla guida sotto l'effetto di alcol e sostanze stupefacenti. Come già avvenuto nella notte tra sabato 5 e domenica 6 giugno (quando i controlli si svolsero presso piazzale Medaglie d'Oro, dove vennero fermate 50 macchine e dopo una serie di accertamenti 3 conducenti risultarono positivi all'assunzione di stupefacenti), anche domani, in un punto che per comprensibili motivazioni non può venir reso noto in anticipo, verrà allestita una postazione che vedrà la presenza di forze dell'ordine (polizia stradale e personale della Questura), Polizia Locale e Guardia di Finanza, oltre ad un punto di controllo e assistenza predisposto dall'Azienda Sanitaria Locale, con un medico, due infermieri ed uno psicologo del Sert. Le forze dell'ordine avranno il compito di fermare le vetture e avviare le verifiche di prassi sui documenti di guida e di immatricolazione dei mezzi, salvo invitare il conducente a sottoporsi ad uno screening preliminare per l'accertamento del tasso alcolico nell'eventualità in cui vengano ravvisati sintomi di ebbrezza. Nel caso di riscontro positivo a questo primo accertamento (definito "precursore") si procederà quindi a una prova con un etilometro omologato, a cui farà seguito una visita da parte del personale sanitario che, previo consenso dell'interessato, proporrà anche di sottoporsi ad esame delle urine per rintracciare la presenza di sostanze stupefacenti. Il risultato di quest'ultimo, anche se positivo, non avrà valore medico legale, ma il campione prelevato sarà inviato in laboratorio per analisi ufficiali. Alle persone che si sottoporranno al prelievo verrà inoltre effettuata una intervista sulla base di un questionario standard. Per chi risulterà negativo all'esame dell'etilometro, è prevista la consegna di un buono omaggio per una consumazione analcolica presso tre locali (i McDonalds della tangenziale est e di Pieve Fissiraga ed il Calicantus Caffè ai Giardini del Passeggio) che hanno aderito all'iniziativa grazie alla collaborazione dell'Unione Commercianti. Drugs on Street è un progetto del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con Anci, ed ha registrato l'adesione di 29 Comuni capoluogo di Provincia (Lodi, Trento, Alessandria, Bergamo, Como, Brescia, Milano, trieste, Belluno, Rovigo, Verona, Bologna, Parma, Modena, Ravenna, Firenze, Siena, Perugina, Pesaro, Teramo, Rieti, Pescara, Campobasso, Potenza, Bari, Crotone, Vibo Valentia, Trapani e Cagliari), con il coordinamento territoriale delle rispettive Prefetture. Alle amministrazioni di queste città è stato assegnato un finanziamento statale per la promozione degli interventi di controllo e prevenzione, che per quanto riguarda Lodi ammonta a circa 19.000 euro.
Obiettivi del progetto
Lo scopo dell'iniziativa è quello di diffondere e consolidare l'applicazione di metodologie che consentano di contrastare il fenomeno della guida in stato psicofisico alterato da alcol e droghe, proponendo un protocollo efficace e fattibile per eseguire gli accertamenti clinici e tossicologici del caso. Il protocollo è stato testato in una prima fase sperimentale e sulla base dei risultati positivi raggiunti, che hanno dimostrato l'efficacia degli interventi in termini di individuazione dei conducenti alla guida in stato alterato, la fattibilità organizzativa e il grado di accettabilità sia da parte degli operatori che dei conducenti, si è deciso di promuovere il metodo in tutta Italia. Una delle cause accertate di incidente stradale è infatti rappresentata dalla guida in stato psicofisico alterato per l'assunzione di alcol e di droghe, che nel 2007 ha provocato in Italia 9.008 incidenti stradali: il 68% per ebbrezza da alcool, il 9,7% per l'ingestione di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Il divario riportato dalle rilevazioni è causato anche dalla difficoltà di effettuare controlli tossicologici sui conducenti per la determinazione dell'assunzione di droghe. Mentre infatti per l'alcol viene adottato un dispositivo di semplice utilizzo quale l'etilometro, non esiste apparecchiatura corrispondente per le droghe, ed è richiesta la competenza e la professionalità dei medici per eseguire gli accertamenti necessari.
Modalità operative
Le modalità operative del Protocollo Drugs on Street si caratterizzano per una duplice locazione delle strutture adibite agli accertamenti, in funzione del periodo stagionale: su strada durante l'estate, oppure presso una struttura sanitaria attrezzata nel periodoinvernale. I controlli outdoor, letteralmente "all'aria aperta", sono eseguiti in prossimità dei posti di blocco delle forze dell'ordine e prevedono l'allestimento di un'area sanitaria attrezzata con tende da campo. I controlli indoor, letteralmente "al chiuso", vengono invece svolti presso strutture pubbliche preposte che per l'occasione dovrebbero rimanere aperte in orario notturno e offrire un ambiente confortevole durante le rigide temperature invernali. L'attività di controllo svolta dalle forze dell'ordine e dall'Unità di Diagnosi Clinica Tossicologica si svolge su strada, nelle notti tra venerdì e sabato o tra il sabato e la domenica dalle ore 24.00 alle ore 6.00. L'Unità di Diagnosi Clinica Tossicologica ha adottato un protocollo operativo che definisce la tipologia e le modalità di esecuzione degli esami clinici e tossicologici a cui sono sottoposti tutti i conducenti, indipendentemente dall'esito del test per l'alcolemia. Il protocollo operativo prevede l'iniziale raccolta del consenso del conducente a sottoporsi agli accertamenti e una ricostruzione anamnestica dell'assunzione di sostanze nelle ultime 12 ore. Si eseguono, quindi, un test di screening preliminare su urina e un esame dello stato psico-motorio specificatamente mirato alla valutazione dello stato di vigilanza, coordinamento, reattività e orientamento, anche con l'ausilio di un misuratore dei Tempi di Risposta Nervosa (TRN) a stimoli di tipo visivo ed uditivo (esami non invasivi e obbligatori). In caso di esito positivo dei test preliminari, e solo dopo aver ottenuto il consenso diretto dell'interessato, viene proposto il prelievo di sangue (non obbligatorio e volontario) che, assieme agli altri campioni biologici raccolti, viene inviato in laboratorio per l'analisi di verifica e conferma. La diagnosi di positività, quindi, viene formulata sulla base di più elementi concordanti (dichiarazione di assunzione, visita medica, test di screening, esami strumentali, esami di laboratorio). Gli accertamenti si concludono con l'emissione finale di un referto diagnostico per le competenti Autorità.
(18-06-2010)