Dopo un inizio di primavera molto piovoso e caratterizzato da temperature sensibilmente inferiori alle medie stagionali, le prime giornate di sole e caldo hanno posto le condizioni ideali per avviare il programma degli interventi di prevenzione contro la diffusione della zanzara tigre. Tra lunedì 17 maggio e mercoledì 19 maggio, Astem ha infatti iniziato ad effettuare i trattamenti adulticidi presso le aree verdi, nonché a depositare le pastiglie antilarvali nelle caditoie e nei pozzetti stradali. L'estate 2010 si annuncia tuttavia problematica sotto questo profilo, poiché ad una primavera fredda e con abbondanti piogge (fenomeno che dovrebbe protrarsi, anche se in modo non costante, sino a tutto il mese di giugno), secondo le previsioni meteorologiche farà seguito un periodo di grande calura, con punte particolari nel mese di agosto, che potrebbero favorire una considerevole proliferazione di questo temibile insetto, prolungando sino a tutto settembre il periodo di riproduzione.
"Gli interventi di prevenzione e disinfestazione realizzati dall'Astem sulle aree pubbliche - sottolinea l'assessore comunale all'ambiente, Simone Uggetti - non sono sufficienti a scongiurare la proliferazione della zanzara tigre, che trova habitat e condizioni ideali di riproduzione in luoghi quali giardini, cortili e terrazzi di abitazioni private. Secondo una ricerca dell'Istituto Superiore di Sanità, infatti, in un agglomerato urbano le disinfestazioni su aree pubbliche possono incidere sulla popolazione di insetti sino a un massimo del 20 per cento".
La maggior parte dei focolai si concentra in aree private e in particolare in punti come sottovasi, barattoli, annaffiatoi, bidoni e cisterne, giochi per bambini abbandonati in spazi aperti, teli di plastica per la copertura di materiali vari, abbeveratoi per animali, sacchetti di immondizia, grondaie di tetti con scarsa pendenza, depositi di copertoni usati e in generale ogni situazione che possa determinare anche minimi ristagni di acqua.
"In particolare - conferma l'assessore Uggetti - i quartieri in cui si registra un'elevata presenza di giardini e orti annessi ad abitazioni private sono quelli maggiormente esposti al rischio di diffusione della zanzara tigre, ed in effetti i monitoraggi che Astem esegue ormai dal 2005, con la deposizione di ovitrappole su gran parte del territorio della città, hanno evidenziato l'esistenza dei primi focolai proprio in zone come San Bernardo, l'Albarola, Torretta e il Revellino. E' per questo che Comune e Astem auspicano la collaborazione attiva dei cittadini e soprattutto di amministratori condominiali, vivaisti, proprietari e conduttori di orti, gommisti e in generale chiunque all'interno delle rispettive proprietà registra potenziali focolai di zanzara tigre: senza il loro contributo, ogni intervento pubblico di disinfestazione non potrà avere risultati soddisfacenti".
Gli interventi di disinfestazione del Comune nelle aree pubbliche
Febbraio/marzo:
Aprile/ottobre:
Come possono intervenire i cittadini in aree private
(21-05-2010)