Una città di 50.291 abitanti, contro i 75.500 ipotizzati dal Piano Regolatore del 1989 e rispetto ai 44.036 residenti registrati all'anagrafe alla fine del 2009, con una crescita di 6.255 abitanti determinata dalla conferma solo di una minima parte (pari a 1.100 abitanti) delle previsioni del Prg e dall'individuazione di nuovi spazi per altri 5.300 abitanti.
E' questa, in estrema sintesi, la "fotografia" del futuro a medio termine di Lodi che scaturisce dal nuovo Piano di Governo del Territorio, adottato dal consiglio comunale nella seduta di sabato 6 febbraio, con i voti favorevoli della maggioranza e l'astensione dell'Udc e di Giuseppe Bruschi del gruppo misto, mentre Pdl, Lega Nord e Vittorio Sala (gruppo misto) non hanno partecipato al dibattito e alla votazione, contestando la scelta dell'amministrazione comunale di portare il provvedimento in aula a breve distanza dalla scadenza del mandato. Avviato nel 2005, il complesso percorso di elaborazione del Pgt è entrato nella sua fase conclusiva lo scorso dicembre, con l'apertura della cosiddetta "fase di partecipazione", il periodo in cui la documentazione (consultabile e scaricabile anche dal sito internet www.comune.lodi.it) è rimasto in pubblicazione per la raccolta di osservazioni e proposte ed è stato esaminato nel corso di appositi incontri con le associazioni, gli ordini professionali e le organizzazione delle categorie produttive.
Dopo il voto di adozione da parte del consiglio comunale, il Pgt (che si compone di Documento di Piano, Piano dei Servizi e Piano delle Regole, oltre alla Valutazione Ambientale Strategica, che nel corso di una conferenza svoltasi il 18 gennaio ha già ottenuto il via libera degli enti preposti) verrà pubblicato all'albo pretorio tra martedì 9 e mercoledì 10 febbraio: a partire dall'undicesimo giorno successivo alla pubblicazione, si apriranno i termini di 60 giorni per la presentazione delle osservazioni, che saranno poi esaminate ai fini dell'accoglimento o non accoglimento, con le relative controdeduzioni, in occasione della seduta di consiglio comunale in cui il Piano verrà definitivamente approvato.
Basso consumo di suolo e deciso taglio delle previsioni di crescita
"Rispetto alle previsioni del Prg - spiega il sindaco, Lorenzo Guerini - il nuovo Piano di Governo del territorio attuerà un considerevole ridimensionamento della capacità insediativa teorica della città, portandola a poco più di 50.000 abitanti. In particolare, le residue potenzialità della variante generale del 1989 (collocate prevalentemente nell'oltre Adda, che rappresentava la principale nuova area di espansione della città) verranno ridotte di circa il 45 per cento. A ciò, nel Pgt si aggiungeranno le edificazioni residenziali su aree produttive dismesse e su aree standard (per 2.1000 abitanti equivalenti), gli ampliamenti di edifici residenziali esistenti tramite nuove norme del Piano delle Regole (per 400 abitanti equivalenti) e le previsioni insediative del Documento di Inquadramento Urbanistico dell'aprile 2008 (2.800 abitanti equivalenti). L'effetto complessivo sarà quindi quello di restringere sensibilmente i margini di crescita della città, che nello scenario delineato dal Pgt saranno meno di un quarto di quelli ipotizzati dal Prg. E' poi importante sottolineare che le "trasformazioni" programmate dal Pgt non toccheranno territorio "vergine", ma sostanzialmente solo aree compromesse (ex insediamenti produttivi dismessi) e aree con destinazione a servizi (standard): quindi, non verranno toccate né le aree a destinazione agricola né quelle destinate a verde pubblico".
Più spazi per i servizi di utilità pubblica: verde, parcheggi, scuole
Un aspetto molto importante del Pgt è quello relativo alla dotazione di servizi di interesse pubblico programmata per il futuro della città.
"La previsione del Piano - sottolinea il sindaco - è quella di portare la dotazione a 2.523.468 metri quadrati, rispetto al 1.812.869 metri quadrati del Prg (parte dei quali sullacarta e non ancora concretizzati): si verificherà quindi un aumento di ben 710.599 metri quadrati, pari a quasi il 40 per cento in più. Lo standard per abitante, di conseguenza, aumenterà di 8,6 metri quadrati, passando da 41,6 a 50,2".
(06-02-2010)
Di seguito, si riportano i principali interventi previsti: