Una firma prestigiosa del sapere come la Treccani propone una sintesi tra le più efficaci per descrivere Fanfulla: l’“uomo d'arme” che veniva da Lodi, come sostengono molti esperti, o forse dalla minuscola e vicina Basiasco, come dicono altri. Tutti, però, concordano sul motivo principale della fama di un personaggio di cui si sa pochissimo: la partecipazione da combattente alla famosa Disfida di Barletta, datata 13 febbraio 1503, che vide di fronte per motivi d’onore una “sporca dozzina” di guerrieri francesi e spagnoli di quell’epoca cavalleresca.
In realtà, i duellanti eran tredici e tra loro si agitava anche qualche italiano valoroso, come Ettore Fieramosca, che al suo fianco volle proprio il nostro Fanfulla da Lodi, con buona pace di chi ne mette in dubbio l’origine, trasferendola nel Ferrarese.
In effetti, quando si parla di Fanfulla, c’è sempre un forse di mezzo e pure la sua scomparsa per una presunta caduta da cavallo, 500 anni fa - di cui si celebra il ricordo con benevolenza e affezione -, è avvolta nei forse.
La letteratura lo dipinge soldato rissoso e buontempone, in altre narrazioni si fece frate, per qualcuno è solo una leggenda. Chissà…forse…
Ma Fanfulla, con certezza assoluta, era sempre pronto a difesa della patria, dimostrandosi così lodigiano puro, dal carattere fiero, forte e leale.
Nessuna incertezza, poi, sulla popolarità che da antico tempo ne accompagna la figura misteriosa, ricordata ovunque, senza forse, nella nostra ampia pianura austera.
In occasione del cinquecentesimo anniversario della morte di Tito Fanfulla, l’Amministrazione Comunale di Lodi in collaborazione con diverse realtà, intende promuovere nel corso dell’anno 2025 una serie di iniziative ed eventi con l’obiettivo di coinvolgere la comunità lodigiana in ogni suo ambito
Lo sport a Lodi nel nome di Fanfulla
Cinema Fanfulla
V.le Pavia 4
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