Un’istallazione progettata dall’artista Angelo Reccagni e realizzata dal Gruppo ARTE E NATURA dell’Unitre di Lodi.

Si tratta di un’opera d’art in nature, realizzata con materiali biodegradabili, nello specifico legno e bambù, da collocarsi all’aperto, in uno spazio verde. È una statua dalla forte monumentalità che, nonostante le sue astrazioni, vuole rimandare, per certi versi, alle suggestioni di una certa statuaria classica e imponente… Una monumentalità mirata a sottolineare la forza della femminilità, della Mater, della Grande Madre. Il contenuto alla base dell’opera è il concetto del culto della Dea Madre. 

MATHERA, nome che prende spunto da una delle ipotesi sull’origine della suggestiva città dei sassi. La città evoca nel nome la memoria di un legame ancestrale con la Terra Madre: Mathera, cioè Terra, cioè Madre, cioè Grande Madre… e Grande Madre è il tema che dà il titolo all’istallazione, un tema molto importante per l’uomo, per la sua evoluzione culturale e civile, soprattutto in ambito mediterraneo, cioè in quest’area geografica che viene detta “culla di civiltà”. Si tratta di un tema, di un culto difficile da capire, poiché discendiamo culturalmente dall’evoluzione di culture di tipo patriarcale, maschilista, culture che si sono imposte alle preistoriche culture matriarcali.