Nata nel 2004, fin da bambina ha mostrato le sue doti musicali e in poco tempo ha preparato un intenso programma approfondendo l'esecuzione di brani molto impegnativi dal punto di vista musicale e tecnico che le hanno permesso di raggiungere risultati notevoli e prestigiosi riconoscimenti in numerosi concorsi nazionali e internazionali. Ha ottenuto innumerevoli premi ottenuti e ha partecipato ad importanti manifestazioni musicali su scala mondiale. Durante la pandemia ha partecipato ai progetti dell’associazione Pianofriends “Chopin si racconta”, “Vicini ma distanti” realizzando un video per bambini dal titolo “contagiati… dall’arte” e “Romanzo famigliare di un genio universale” a cura del Maestro Vincenzo Balzani in collaborazione con Pianosolo. Nel 2017,2018, 2019, 2022 ha partecipato al Piano City Milano – Como, con l'associazione Pianofriends. Nel 2024 ha conseguito la laurea triennale con la votazione 110/110, lode e menzione d onore, presso il Conservatorio “Scarlatti “ di Palermo sotto la guida del Maestro Vincenzo Marrone D’Alberti. Dal 2022 frequenta l’Accademia del Ridotto per conseguire il diploma specialistico biennale ad indirizzo concertistico.

La Sonata per pianoforte n. 3 di Ludwig van Beethoven fu scritta nel 1795 e dedicata a Joseph Haydn .
Spesso definita una delle prime sonate per pianoforte "grandi e virtuosistiche" di Beethoven, è improntata a un tipo di virtuosismo pianistico quanto mai lontano dalla scrittura dei classici viennesi e contiene quattro movimenti, una lunghezza insolita all'epoca.

La Ballata n. 2  venne composta da Liszt nel 1853 e si ispira al mito di Ero e Leandro, tragica vicenda già narrata da Ovidio nelle Eroidi. Il mito di amore e morte percorso da un'angosciosa fatalità, tema molto amato dagli artisti romantici, fornisce l'orizzonte simbolico di questo brano virtuosistico, composto da Liszt in un periodo da lui stesso definito di "raccoglimento e lavoro".

La Sonata op. 14 di Prokofiev nasce nel 1912 sulla scia delle violente reazioni suscitate dall'esecuzione del suo Primo Concerto per pianoforte e orchestra; nonostante le dure critiche il compositore, allora ventunenne, si impegnò in un ciclo di opere che perseguivano ancor più nitidamente il suo personale tipo di scrittura.