Home  /  Cultura, Sport e Turismo- Tutte le notizie / ARTEinATRIO espone Dionisio Quèrques Franco Marchesi LA POETICA DELLA NATURA
 

Dal 23 gennaio al 19 marzo 2025
In Fondazione Bipielle

Da lunedì a giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 16.30
Venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 16.00
Sabato, domenica e festivi chiuso

INGRESSO LIBERO

Inaugurazione giovedì 23 gennaio 2025 - ore 17:00


 

“Arte in Atrio” è il titolo della rassegna artistica proposta dalla Fondazione Banca Popolare di Lodi nella sua sede operativa situata nello Spazio Tiziano Zalli, la piazza interna del Centro Direzionale Bipielle progettato da Renzo Piano. L’atrio della sede si propone come una vetrina espositiva dedicata agli artisti, aperta al pubblico.

 

Dionisio Quèrques

Aretino di Stia, dove è nato nel 1939; il nonno materno, lodigiano di Lodi Vecchio, dirigeva il lanificio del Casentino. Dionisio Quèrques, ex dirigente di un’importante industria lombarda, si dedica alla pittura da sempre, sull’esempio della madre Adelina, artista valente e affermata, allieva a Malta, dove studiava in istituto d’arte inglese, del Prof. Leone Ganado. A Milano all’accademia di Brera ha avuto come maestri, per il disegno Gianfilippo Usellini e, per la pittura, Umberto Vittorini, assistente del professore Carlo Carrà. Nel suo percorso artistico, particolarmente significativi, sono stati l’incontro a Parigi, nel 1967, e la frequentazione a Milano per molti anni, del pittore siciliano Giuseppe Spampinato (1900-1980). Dionisio Quèrques vive ora, da anni, in provincia di Pavia.

La genesi artistica di Dionisio è densa di episodi, di “casi esistenziali” filtrati dalla cultura ambientale e dall’educazione accademica. Esaminandola secondo il metro del “genere pittorico”, riconducibile a questo o quel filone, sarebbe procedimento senz’altro riduttivo. C’è, in Dionisio, nel suo rivelarsi come pittore, l’interesse per l’Impressionismo francese dell’Ottocento, che consiste in un’attitudine splendida a fissare la rapidità della sensazione e della visione, sintetizzandola col massimo vigore. 
(da uno scritto di Pier Antonio Manca, 21 maggio 2007)

 

Franco Marchesi

È nato a Lodi nel 1945 e, da sempre, si è interessato alla pittura con letture e visitando importanti mostre. Autodidatta ha cercato nella natura gli spunti per le sue opere, prediligendo gli “scorci” della sua terra. Ha partecipato a numerose mostre collettive, estemporanee e concorsi ottenendo lusinghieri riscontri e numerosi risultati. Importante è stata la frequentazione di Felice Vanelli e il sodalizio con Dionisio Quèrques e Pier Antonio Manca che hanno contribuito a colmare quei vuoti di nozioni tecniche facendolo uscire dai confini delle sue solite zone. Ha inoltre al suo attivo diverse mostre personali tra Lombardia e Toscana. Franco Marchesi vive e lavora a Cornegliano Laudense (Lodi).

La sua produzione rivela continuità di percorso e fedeltà alla sua terra, pur senza particolari versioni e visioni. La scelta della piena luce dimostra che Marchesi non è rimasto fermo, opponendo ai delicati effetti neoimpressionisti una pittura di gamma cromatica relativamente ridotta in composizioni perfettamente equilibrate, che emanano un’impressione di calma e di armonia e di atemporalità e un particolare intento di sintesi. Nella produzione non mancano peraltro lavori in cui egli abbandona le stesure piatte per l’intensità dei contrasti, per giocare sul tocco, sui toni e sul trattamento libero. Dal paesaggio al paesaggio il passo è lungo. 
(da uno scritto di Aldo Caserini su Forme ‘70, 28 aprile 2018)