Home  /  Cultura, Sport e Turismo- Tutte le notizie / La musica dell'anima - Concerto meditazione per trio d'archi

Sabato 26 ottobre 2024 - ore 17:30
Santa Chiara Nuova in Lodi


Il trio musicale “Le muse d’archi” formato da Antonietta La Donna (violinista lodigiana), Silvana Shqarthi (violinista) ed Elisa La Donna (violoncellista lodigiana), rinomate artiste nel panorama musicale classico, presenta un progetto unico che fonde musica e poesia. Il programma del concerto La voce dell'anima si caratterizza per una selezione musicale ricca e varia, capace di fondere classico e contemporaneo, sacro e profano, in un dialogo unico tra musica e poesia. La scelta di aprire con il "Magnificat" di Mons. Marco Frisina richiama subito una dimensione spirituale elevata, sottolineata dalla forza lirica e sacra del testo mariano. L'"Elevazione" di Pietro Mascagni, con il suo tono meditativo, prosegue questo percorso di introspezione, mentre l'introduzione delle poesie di Giovanni Paolo II, musicate da Plácido Domingo jr., offre un ponte tra la parola poetica e la musica, trasformando i pensieri del Papa in un’esperienza sonora.

Le composizioni strumentali, come l’"Arioso" di J.S. Bach e la sonata KV 144 di W.A. Mozart, aggiungono un tocco di classicismo raffinato, mentre l'Adagio di Albinoni e il medley di Ennio Morricone portano una forte carica emotiva e cinematografica, che amplia ulteriormente l'orizzonte espressivo del concerto. Il programma si arricchisce ulteriormente con brani profondamente evocativi come "Thais" di Massenet e l'"Ave Maria" di Gounod, che offrono momenti di intensa liricità.

La scelta delle poesie di Papa Giovanni Paolo II – "La coscienza", "Risuona anima mia", e "Meraviglia di una madre" – inserite in punti chiave del programma, fornisce un filo conduttore che accompagna l'ascoltatore in un viaggio interiore. Le riflessioni poetiche del
Papa, ricche di spiritualità e introspezione, trovano un riflesso nella musica, creando un dialogo armonioso tra testo e melodia. Il concerto si conclude con la sonata KV 69 di Mozart, un finale che unisce grazia e maestria compositiva, lasciando nell'aria un senso di
compiutezza e armonia.

In sintesi, questo programma è un perfetto equilibrio tra musica sacra, classica e moderna, arricchito dalla profondità delle poesie di Giovanni Paolo II.