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Presentazione del libro "La Fabbrica delle ragazze" di Ilaria Rossetti

Bompiani editore


24 GENNAIO 2024 ore 21.00

AULA MAGNA LICEO VERRI
Via San Francesco, 11

ingresso libero


Al centro di questo romanzo ci sono le ragazze: con i capelli al vento di chi attraversa la campagna in bicicletta, con le guance scavate perché il cibo scarseggia ma gli occhi ardenti di chi ha tutta la vita davanti, con le dita sottili che sono perfette per costruire le munizioni. Infatti, durante la Prima guerra mondiale, la fabbrica Sutter & Thévenot sceglie proprio la campagna lombarda per installare, a Castellazzo di Bollate, uno degli stabilimenti dove centinaia di donne giovanissime fanno i turni per rifornire i soldati al fronte. E poi ci sono anche loro, i ragazzi, allontanati dalle famiglie e dal lavoro per andare a far carne da macello nelle trincee, con i cuori pieni di nostalgia e pronti ad accendersi quando arriva una cartolina vergata da una grafia femminile, come succede a Corrado che per amore arriva alla diserzione... Ma è il 1918, la Storia sta accelerando: è così che Emilia, la piscinìna, la mattina del 7 giugno saluta i genitori senza sapere se li rivedrà, perché una grave esplosione investirà la fabbrica causando decine di vittime, quasi tutte donne e bambine. La produzione però riprende subito, in tempo di guerra le vite umane contano ancora meno del solito. È così che Corrado e il padre di Emilia, Martino, con sua moglie Teresa dovranno accettare che la realtà è più dura dei sogni e il tempo scorre indifferente come il Seveso sotto il grande cielo. Con una lingua intensamente poetica e venata di dialetto senza mai indulgere nella maniera, Ilaria Rossetti racconta un episodio quasi dimenticato e più che mai attuale di lavoro femminile e morti bianche: prima di lei, fu Ernest Hemingway a parlarne in uno dei Quarantanove racconti. In queste pagine la storia vera dell’esplosione della fabbrica Sutter & Thévenot di Bollate, che uccise cinquantanove tra operai e operaie, da testimonianza si fa romanzo e attraverso le voci di tante piccole vite non smette di chiederci ascolto.

 
 

ILARIA ROSSETTI

Ilaria Rossetti, nata a Lodi nel 1987, ha "trascorso alcuni anni della sua vita tra Cardiff e Londra, dedicandosi agli studi, alla preparazione di caffè e all'impiego presso multinazionali assetate di successo" (www.ilariarossetti.com). Nel 2007, ha ottenuto il riconoscimento del Premio Campiello Giovani con il racconto "La leggerezza del rumore" pubblicato da Marsilio. Autrice di opere significative, ha contribuito al panorama letterario con i romanzi "Tu che te ne andrai ovunque" (Giulio Perrone Editore, 2009) e "Happy Italy" (Giulio Perrone Editore, 2011). L'autrice ha trascorso diversi anni dedicandosi attivamente al teatro e alla progettazione culturale nei territori di Lodi e Milano attraverso l'associazione Teatro Urlo. Nel periodo compreso tra il 2016 e il 2019, ha gestito il Caffè dell’Arti a Lodi, un punto di riferimento culturale che ha ospitato oltre centosessanta eventi. Nel 2019, Rossetti è stata insignita del Premio Neri Pozza con il romanzo "Le cose da salvare" (Neri Pozza, 2020), presentato al Premio Strega e vincitore del Premio Salerno Libro d’Europa 2020, del Premio Lugnano 2020 e finalista al Premio Wondy di Letteratura Resiliente 2021. Nel 2021, per FVE Editori, ha scritto il saggio narrativo "Stig Dagerman – Il cuore intelligente". Da quindici anni, con passione e dedizione,  l'autrice tiene corsi e laboratori di scrittura e narrazione, offrendo inoltre servizi di editing e consulenze in qualità di freelance. A partire dal 2022, Ilaria Rossetti è docente presso la prestigiosa Scuola Holden di Torino.