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Città gemellate

Costanza

Costanza è una città tedesca di 85.000 abitanti, gemellata con Lodi dal 1986 (sindaco Andrea Cancellato).

Il gemellaggio si fonda su legami storici che risalgono al Medioevo. Quando l’imperatore Federico Barbarossa tenne una dieta a Costanza nel 1152, due commercianti di Lodi gli vennero davanti, travestiti da pellegrini, e gli chiesero aiuto contro Milano. Barbarossa promise di aiutarli, ma i milanesi distrussero comunque Lodi nel 1158. Allora l’imperatore, disceso in Italia, pose la prima pietra della nuova città di Lodi. All’inizio del XV secolo di nuovo s’incrociarono i destini di Costanza e Lodi, perché il Concilio di Costanza (1414-1418), che mise fine allo Scisma d’Occidente, fu preparato per la maggior parte a Lodi e fu proprio il vescovo di Lodi a tenerne il discorso inaugurale.

 

Fontainbleau

Fontainebleau è una città francese di 15.000 abitanti, gemellata con Lodi dal 2011 (sindaco Lorenzo Guerini).

Il legame di Lodi con Fontainebleau è stato firmato in occasione dei 25 anni del gemellaggio con Costanza, con cui la città francese era già gemellata. Si è creato quindi, con questa firma, un “gemellaggio triangolare” tuttora vivacemente coltivato. Il legame storico tra Lodi e Fontainebleau è legato alla figura di Napoleone Bonaparte: il 10 maggio 1796 il giovane generale sbaragliò la difesa austriaca durante la celeberrima battaglia del Ponte di Lodi, un evento che accese il mito del generale francese. Se qui dunque iniziò la sua ascesa, Fontainebleau – con la firma del trattato (1814) che ne sancì l’abdicazione e l’esilio all’Isola d’Elba – ne determinò il declino.

 

San Bassano

San Bassano è un Comune italiano di 2000 abitanti in provincia di Cremona, gemellato con Lodi dal 2023 (sindaco Andrea Furegato).

Il gemellaggio è legato principalmente al comune patrono, San Bassiano. Benché la firma ufficiale del patto di amicizia sia stata formalizzata solo nel 2023, il Comune cremonese partecipa con i suoi rappresentanti istituzionali alla festa patronale presso la Cattedrale di Lodi fin dagli anni Sessanta del secolo scorso e tutti gli anni dona un obolo per il cero posto presso la cripta del santo. Sempre dagli anni Sessanta, San Bassano ha adottato per il proprio stemma gli stessi colori di Lodi. A seguito della distruzione dell’antica Lodi da parte di Milano nel 1158, alcune testimonianze raccontano di profughi lodigiani rifugiatisi nelle campagne cremonesi, dove misero le loro radici, integrando una comunità già esistente. La firma del patto di gemellaggio accompagna un percorso di riscoperta della storia medievale di Lodi animato dalla curiosità verso il progetto di Lodi Murata.

 

Lodi California

Lodi California è una città statunitense di 65.000 abitanti. Più che un vero gemellaggio, quello con Lodi è un legame informale.

Non vi sono certezze sull’origine del toponimo Lodi California, per cui non è sicuro che il nome della città americana abbia un qualche legame storico con la nostra Lodi. Certo l’omonimia è curiosa. Il primo nucleo di Lodi California risale alla seconda metà dell’Ottocento, ma la fondazione ufficiale è del 1906. L’amicizia tra le due città è stata sancita da visite reciproche tra Amministrazioni negli anni del sindaco Lorenzo Guerini (2005-2013).

 

Omegna

Omegna è un Comune piemontese di 14.000 abitanti, gemellata con Lodi dal 1980 (sindaco Edgardo Alboni).

A collegare la storia di Lodi a quella di Omegna è l’epopea resistenziale, poiché diversi partigiani lodigiani operarono sui monti di quella zona del Piemonte. Per celebrare l’amicizia tra le due città, fu inaugurato in occasione del 25 aprile 1980 il monumento alla Resistenza che ancora oggi domina piazza Omegna: due forme affiancate che creano la suggestione di un grembo che accoglie con tenerezza e gratitudine chi ha sacrificato la vita per la libertà di tutti.

 

Flossenbürg

Flossenbürg è una città tedesca di 1700 abitanti. La partnerschaft con Lodi è stata firmata nel 1999 (sindaco Aurelio Ferrari).  

Come per Omegna, anche in questo caso il legame ha a che fare con la storia della Resistenza ed è nato per trasformare il dramma del Nazifascismo in opportunità di pace e dialogo tra i popoli delle città d’Europa. Nei pressi di Flossenbürg si trova infatti il campo di concentramento nel quale furono rinchiusi diversi partigiani lodigiani, tra cui Gianfranco Mariconti, Luigi Vincenzo Marzagalli e soprattutto il Sindaco Ettore Archinti. Gli ultimi due, proprio lì, trovarono la morte.


Ultima Modifica: 03/10/2023