La finalità della conferenza è la divulgazione della conoscenza della storia della citta di Lodi e dei suoi monumenti da parte del relatore Ing. Sandro De Palma.
La battaglia del 1796 è collocata nella prima campagna d’Italia di Napoleone Bonaparte.
La conferenza ripercorre tutte le fasi cruciali dell’attraversamento dell’esercito napoleonico sul territorio lodigiano a partire dal 07/05/1796 fino al 14/05/1796 con l’entrata di Napoleone a Milano.
L’Ordine degli Ingegneri ha voluto l’incontro con i propri scritti per far conoscere agli stessi alcuni aspetti storici che coinvolgono i monumenti principali della città.
In particolare nella conferenza verrà richiamato la struttura dell’antico ponte in legno fatto costruire da Francesco Sforza dopo il 1450 e tutte le relative strutture della fortezza del Revellino realizzata dall’Ingegneri Ducali.
Nella conferenza oltre a ricordare il fatto d’arme della giornata all’interno della città di Lodi, verrà anche illustrato, dal Dott. Ferruccio Pallavera l’incontro tra Napoleone Bonaparte e Francesco Melzi d’Eril all’interno del Palazzo Sommariva (attuale sede della Banca Centropadana) nonché la situazione tecnico amministrativa del territorio lodigiano in particolare del Comune di Lodi nel periodo napoleonico a partire dal 1796 al 1814; quest’ultima relazione sarà tenuta dal Dott. Angelo Stroppa.
MERCOLEDÌ 10 MAGGIO
ORE 17.30
PALAZZO SOMMARIVA GHISI
CORSO ROMA, 100
• Dott. Ing. Sandro De Palma, “La Battaglia al Ponte di Lodi”
• Dott. Angelo Stroppa, “L’Amministrazione Francese nel periodo Napoleonico”
• Dott. Ferruccio Pallavera, “L’incontro a Palazzo Sommariva di Napoleone con Melzi D’Eril”
La famiglia dei Sommariva appartiene alla storia di Lodi fin dal suo nascere: un Arcimbaldo fece parte della schiera dei consoli lodigiani che sul colle Eghezzone, il 3 agosto 1158, ricevettero dall’imperatore Federico Barbarossa l’investitura, a seguito della quale si diede poi inizio alla fondazione della nuova città.
Il palazzo, imponente nella costruzione -- opera Sei-Settecentesca --, mantiene l’antico splendore con un bel portale sormontato da un balcone in ferro battuto.
La simmetria delle finestre del piano terra e del primo piano ingentiliscono la facciata e le conferiscono nobiltà e leggerezza. L’interno, seppur rimaneggiato, mantiene ancora uno sfarzoso salone d’onore la cui volta è decorata da pregevoli stucchi barocchi. Nelle sale interne, recentemente restaurate, sono stati recuperati numerosi affreschi che si credevano irrimediabilmente perduti. In epoca “francese” l’edificio fu sede del Commissariato e quivi Francesco Melzi d’Eril (futuro duca di Lodi) consegnò (11 maggio 1796) a Napoleone le chiavi della città di Milano, dopo la vittoria conseguita il giorno prima dalle truppe francesi al ponte di Lodi.
Una lapide posta sulla facciata ricorda lo storico avvenimento. (Fonte: VisitLodi)