Il Giorno della memoria, è la giornata commemorativa istituita, in Italia dalla legge 211 del 20 luglio 2000 con l’obiettivo di “ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”, ed in tutto il mondo nel 2005.
Un progetto monumentale europeo per tenere viva la Memoria di tutti i deportati nei campi di concentramento e di sterminio nazisti che non hanno fatto ritorno alle loro case.
La città di Lodi posa la sua prima pietra in ricordo di
Pietro Santi,
Residente in Via Vistarini Maddalena
64° Fanteria alpina brigata Cagliari dislocato in Grecia
Internato Militare dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943
Internato Militare stalag 6A
Ucciso nei pressi di Moers il 20 Febbraio 1944 mentre raccoglieva bucce di patate da terra per la fame
Medaglia d'onore della repubblica italiana il 2 Giugno 2010
Piccola lapide in marmo al tempio dell internato ignoto dal 2018
Un piccolo blocco quadrato di pietra (10×10 cm), ricoperto di ottone lucente, posto in un luogo rappresentativo della quotidianità di un deportato nei campi di sterminio nazisti: ne ricorda il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte.
In Europa ne sono state installate già oltre 70.000, la prima a Colonia, in Germania, nel 1995; sono le “Pietre d’Inciampo”, Stolpersteine, in tedesco, iniziativa creata dall’artista Gunter Demnig, nato a Berlino nel 1947, come reazione ad un episodio decisivo che avviene a Colonia nel 1990, quando un cittadino contesta la veridicità della deportazione nel 1940 di 1000 sinti della città renana, in occasione dell’installazione di un’opera scultorea per ricordarne la persecuzione.
Grazie a un passa-parola tanto silenzioso quanto efficace, oggi si incontrano Pietre d’Inciampo in oltre 2.000 città in Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Lussemburgo Norvegia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ucraina e Ungheria; il simbolo della reazione a ogni forma di negazionismo e di oblio, al fine di ricordare tutte le vittime del Nazional-Socialismo, che per qualsiasi motivo siano state perseguitate: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali.
Per spiegare la propria idea, Gunter Demnig ha fatto proprio un passo del Talmud:
“Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome”