APERTURA CASSA ORE 20.45 - INIZIO PROIEZIONI ORE 21.30
INGRESSO:
INTERO € 6,00
RIDOTTO € 5,00 - OVER 65
RIDOTTO € 2,00 - UNDER 25
INGRESSO LIBERO SINO AD ESAURIMENTO POSTI
Regia di Sergio Castellitto, sceneggiatura di Margaret Mazzantini, con Sergio Castellitto, Bérénice Bejo, Matilda De Angelis, Nassim Lyes, Clementino, Sandra Milo, Alex Lutz. (89')
Da un soggetto di Ettore Scola, Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini confezionano la storia di due solitudini, costrette a tornare alla vita da un imprevedibile e trascinante incontro. Cast notevole (bravissime sia Bérénice Bejo che Matilda De Angelis). Bella la ricostruzione di una Parigi fiabesca, con la Torre Eiffel sempre illuminata sullo sfondo (il film è stato girato tutto in interni e precisamente al Teatro Cinque di Cinecittà, il più amato da Federico Fellini) e gradevole anche la colonna sonora con pezzi must di canzoni romantiche francesi (su tutti, Barbara). Una piacevole fiaba, fatta di illusioni e di sogni, che inneggia al lasciarsi andare ai sentimenti.
Regia di Pedro Almodóvar, con Penélope Cruz, Milena Smit, Israel Elejalde, Aitana Sánchez-Gijón, Julieta Serrano, Rossy de Palma. (122')
Il film segue in parallelo la storia di due donne che partoriscono una figlia lo stesso giorno, legando inestricabilmente le loro sorti, il madrileno r costruisce un elegantissimo e commovente melodramma che dal privato tocca il pubblico della storia del suo paese, girando quello che è il suo film più esplicitamente e tradizionalmente politico.
Quella di Almodóvar è oramai un'eleganza formale e narrativa pura e limpida, che nasce da un'apparente mancanza di ogni sforzo, che viene fuori naturale e nonchalante per premettere che siano le emozioni a risuonare e riecheggiare fortissime.
Regia di Roberto Andò, con Silvio Orlando, Giuseppe Pirozzi, Lino Musella. (108')
In un luogo senza legge un uomo anziano e un bambino formano un'insolita alleanza. Nell'arco narrativo teso c'è una coerenza che non è solo quella del protagonista ma anche quella dello scrittore e regista che ne racconta la storia con calma, senza "frenetico via vai", aggiungendo pennellate discrete al ritratto di una solitudine scelta e poi altrettanto scientemente abbandonata.
A riprova che non è necessario sparare fuochi d'artificio per ricreare la poesia della vita. Una parabola laica raccontata con grande eleganza formale e sincerità espressiva.
Premio Nastri d'Argento.
Regia di Giulia Steigerwalt, con Fabrizio Bentivoglio, Barbara Ronchi, Thony, Andrea Sartoretti, Tesa Litvan, Enrico Borello, Margherita Rebeggiani, Luca Nozzoli, Arianna Ascoli. (110')
Giulia Steigerwalt, attrice, sceneggiatrice e ora anche regista, debutta nel lungometraggio di finzione con Settembre, commedia romantica corale e poetica, costellata di gesti minimi e di piccole rivoluzioni interiori.
In un giorno di settembre i tre personaggi si accorgono che la vita in cui si trovano non è quella sognata, ma che sono ancora in tempo per realizzare il loro sogno...
Leggerezza e poesia si uniscono in un film di grande fluidità, forse un po' timido, ma coinvolgente e profondo.
Premio Nastri d'Argento.
Regia di Antonio Manetti e Marco Manetti, con Fernando León de Aranoa, Luca Marinelli, Miriam Leone, Valerio Mastandrea, Alessandro Roia, Serena Rossi, Claudia Gerini, Pier Giorgio Bellocchio, Roberto Citran, Luca Di Giovanni, Antonino Iuorio, Vanessa Scalera, Daniela Piperno. (116')
Adattamento cinematografico del celebre personaggio dei fumetti creato da Angela e Luciana Giussani. Il Diabolik cinematografico dei Manetti bros è un film d'epoca, per mantenere intatto lo spirito vintage del fumetto. Sarà ambientato a fine anni 60, con tanto di auto d'epoca e "l'immancabile Jaguar, ovviamente", tra Milano, Trieste e Bologna. Ma la vera sorpresa sarà la storia, un film di azione sì, ma anche oscuramente romantico.
Il film ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, ottenuto 11 candidature e vinto un premio ai David di Donatello.
Regia di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, Giorgio Tirabassi, Max Mazzotta, Franz Rogowski. (135’)
Il film narra la storia di quattro amici così legati tra loro da essere quasi come fratelli. Siamo nel 1943, a Roma, proprio nel bel mezzo della Seconda guerra mondiale e nell'anno in cui la Capitale è scenario di bombardamenti tra nazisti e Alleati.
Un grande spettacolo visivo, in bilico fra immaginazione e uno sfondo storico molto preciso. La sfida è quella di rendere epica la vicenda di quattro freak che cercano di superare le loro fragilità abbracciandosi in una famiglia scelta, adottiva.
Ha vinto 3 Nastri d'Argento e 6 David di Donatello.
Regia di Paul Thomas Anderson, con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Tom Waits, Bradley Cooper. (129’)
Ambientato nella San Fernando Valley degli anni '70, il film segue uno studente delle superiori, che è anche un attore di successo. La storia è vecchia come il mondo e la sua confezione ha il 'sapore' di un vecchio adagio. A immagine del suo titolo, Licorice Pizza designa il mondo irreale dei ricordi, dove tutto è possibile, tutto può accadere e l'estate non finisce mai.
"La pizza alla liquirizia" è uno stato dello spirito, una fede adolescenziale quasi impossibile da catturare. Fino ad oggi.
Il film ha ottenuto 3 candidature a Premi Oscar, 4 candidature a Golden Globes, 5 candidature e vinto un premio ai BAFTA, 5 candidature a Satellite Awards, Il film è stato premiato a National Board, 7 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, 1 candidatura a Writers Guild Awards, 1 candidatura a Directors Guild, 1 candidatura a Producers Guild, Il film è stato premiato a AFI Awards, 2 candidature a NSFC Awards.