L'ex linificio canapifico nazionale, conosciuto come il popolare
"fabricon", tutelato da un vincolo di legge, rappresenta indubbiamente
il principale monumento di archeologia industriale di Lodi.
Questa sesta sede chiude virtualmente il
percorso espositivo Giardini utilizzando la modalità "a distanza".
Una scelta voluta e dovuta: la sede per ragioni di sicurezza
non è accessibile, ma le opere collocate e riprese raccontano di una di
rinascita, quasi 40 opere della serie Germina si fondono e confondono in
una natura selvaggia che il tempo ha concesso di avanzare.
Gli scatti permettono di fermarsi ma i video lasciano spazio
per immaginare un dinamismo, un emergere di possibilità future, un germogliare
a simbolo della volontà dell'Amministrazione di ripartire da lì, da un
"pezzo" di storia della città per divenire un Polo culturale: nei
prossimi anni sarà sede dell'Archivio Storico ma anche del Museo, diverrà luogo di
cultura, di incontri e spazi espositivi.
Con questa scelta, alla Cultura è affidato
il ruolo di volano della comunità.