Combattere la povertà̀ e l’esclusione sociale attraverso il
lavoro, puntando soprattutto sul settore
socio-assistenziale, nel quale gli operatori non bastano mai, come è
apparso ancora più evidente durante la pandemia. È questo l’obiettivo
principale del progetto “Una Comunità
per il Lavoro”, il primo nato nell’ambito del Fondo Nuove Povertà che la Fondazione Comunitaria della Provincia
di Lodi ha attivato grazie al contributo di Fondazione Cariplo e che ha
visto i lodigiani partecipare con generosità.
L’iniziativa è promossa dal CFP di Lodi in collaborazione
con nove amministrazioni comunali, cinque Residenze Sanitarie Assistenziali,
due Residenze Sanitarie per Disabili, una cooperativa sociale, CPIA e ASST di
Lodi. Il progetto prevede la
realizzazione di un doppio percorso di formazione, finalizzato
all’inserimento lavorativo nel settore socio-assistenziale, che da anni ormai è
in espansione costante a causa dell’invecchiamento della popolazione. Da un
lato sarà proposto un corso di qualificazione per Ausiliario Socio-Assistenziale (ASA), adatto anche a coloro che non
hanno un diploma; dall’altro un percorso di riqualifica in Operatore Socio Sanitario (OSS), che potrebbe coinvolgere anche
quanti hanno completato il primo corso.
Dato che si tratterà di un programma di formazione finalizzato poi all’inserimento lavorativo,
gli iscritti parteciperanno a stage curricolari nelle strutture
socio-assistenziali del territorio coinvolte nel progetto, che potrebbero poi
essere interessate a inserirli nel loro organico. Al termine del percorso, i
partecipanti avranno acquisito nuove competenze e abilità che li renderanno più
appetibili sul mercato del lavoro e contribuiranno ad aumentare in modo significativo la loro occupabilità, a livello
territoriale ma non solo.
“La differenza rispetto ad altre iniziative
che riguardano il mondo del lavoro è proprio quella di mettere al centro la
formazione professionale – chiarisce Mauro
Parazzi, Presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi –
offrendo ai disoccupati anche una prospettiva e non solo un aiuto temporaneo:
quando termineranno questo percorso, le persone coinvolte avranno acquisito le
competenze necessarie a un’occupazione stabile. 2 Infatti, vogliamo potenziare
l’occupabilità di ogni candidato nella consapevolezza che il lavoro rappresenta
un elemento essenziale per la dignità
dell’individuo. Crediamo sia un approccio innovativo, che non si
contrappone a misure più tradizionali come le “Borse Lavoro”, ma amplia gli
strumenti nella disponibilità dei Comuni”.
I posti a
disposizione sono 24. Per agevolare la partecipazione all’attività̀
formativa e contrastare la povertà̀ si è deciso di introdurre una “Dote Formazione”. Grazie ad essa, i candidati
saranno iscritti gratuitamente al percorso di studio e si vedranno riconosciuta
anche una diaria per la frequenza in aula e un’indennità̀ mensile durante il
periodo di stage, cosicché possano ricevere un piccolo “stipendio” e quindi
abbiano l’opportunità di riqualificarsi senza lo svantaggio di rimanere senza
sostentamento mentre lo fanno.
Un’offerta generosa, che copre il 70 per cento del costo
complessivo dell’intero progetto (pari a 202mila euro, mentre il resto è
finanziato dagli Enti locali. I Comuni
coinvolti sono nove (Lodi,
Casalpusterlengo, Codogno, Tavazzano con Villavesco, San Martino in Strada,
Bertonico, Somaglia, Massalengo e Turano Lodigiano) e collaboreranno con
otto istituzioni tra RSA, RSD e cooperative sociali.
“Il fondo – spiega il Presidente Mauro Parazzi – è il contenitore
delle risorse che la Fondazione Cariplo, la Fondazione
Comunitaria e i donatori del territorio – cittadini, enti e imprese – hanno
messo a disposizione per affrontare con
iniziative concrete le nuove povertà emerse durante la pandemia. In
particolare, il progetto “Una Comunità per il Lavoro” prende vita anche grazie all’importante donazione fatta l’anno
scorso da SAL – Società Acqua Lodigiana, e con il coinvolgimento nella fase
attuativa di ben 20 soggetti tra Comuni e istituzioni locali. Una proposta così
corale rende questa esperienza assolutamente unica. L’ente capofila è il CFP, che rivestirà un ruolo chiave per la
formazione di figure professionali molto richieste dal mercato del lavoro”.
L’accesso all’iniziativa sarà regolamentato da un bando
comunale che disciplinerà̀ i criteri di
eligibilità e di partecipazione. Per responsabilizzare i “dotati” ad
un’assidua e motivata partecipazione al percorso, il progetto prevede un
colloquio motivazionale e la sottoscrizione 3 di un patto formativo. Secondo
gli ideatori dell’iniziativa, inoltre, il progetto potrebbe coinvolgere soprattutto le donne, che sono
statisticamente più rappresentate nelle professioni connesse alla cura e
all’assistenza della persona e che hanno subito i danni maggiori a livello
professionale, durante la pandemia.
“Quando la Fondazione
Cariplo ha deciso di attivare i Fondi territoriali per il contrasto alla
povertà, insieme alle Fondazioni di Comunità, ha cercato di innescare e
sostenere la mobilitazione del territorio nella risposta ai temi più urgenti –
puntualizza Giovanni Fosti, Presidente
Fondazione Cariplo - . Il nuovo progetto “Una Comunità per il Lavoro” va esattamente in questa direzione:
partendo dalla lettura di un bisogno così fondamentale come il lavoro, promuove
alleanze tra diversi attori del territorio – aggregando importanti contributi
da parte delle aziende ed energie progettuali di altri soggetti - e sviluppa
competenze nelle persone, offrendo nuove possibilità di inserimento lavorativo
e prospettive di vita.”
L’adesione di SAL al Fondo contro le nuove povertà rientra
tra le azioni avviate l’anno scorso dall’azienda idrica a supporto della
comunità lodigiana: “Siamo soddisfatti di
poter contribuire a un progetto - dice l’ing.
Carlo Locatelli, direttore generale di SAL - che vede la collaborazione di
enti locali e realtà del Terzo settore, con lo scopo comune di garantire il
reinserimento lavorativo di 24 persone quale sostegno al tessuto sociale ed
economico del territorio in cui operiamo”.
“Questo progetto –
conclude Mauro Parazzi – metterà a disposizione della Comunità lodigiana nuovi professionisti in grado di farsi
carico dei bisogni emergenti sul territorio. Infatti, ASA e OSS sono figure
ricercatissime in questo momento, anche a seguito dell’emergenza Covid e il
progetto mira a colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro in un
settore fondamentale come quello della cura dei più fragili: ammalati, anziani
e disabili”.
*Comunicato stampa a cura di Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi
Lodi, 4 febbraio 2022