La collezione, di proprietà dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Lodi, è ospitata nel quattrocentesco Chiostro della Farmacia presso l’Ospedale Vecchio e rappresenta la testimonianza più completa del lavoro dello scienziato che nel 1872 mummificò la salma di Giuseppe Mazzini.
Lodi, 23 settembre 2021 - Si è conclusa l’importante operazione di restauro conservativo della Collezione Anatomica “Paolo Gorini”, annunciata a Febbraio 2021 e resa possibile grazie alla collaborazione tra ASST di Lodi e Comune di Lodi, con il contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi e della Pro Loco.
La collezione comprende circa 200 reperti anatomici umani e animali risalenti alla seconda metà dell’Ottocento ed è di proprietà dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Lodi, che la ospita nel Chiostro della Farmacia dell’Ospedale Vecchio.
“L’operazione di restauro – commenta il Direttore Generale della ASST di Lodi Salvatore Gioia - si inserisce in un più ampio programma di riqualificazione della Collezione Anatomica Paolo Gorini con l’obiettivo di potenziare progressivamente le attività di conservazione, ricerca, valorizzazione e promozione del Museo nonché di migliorare la loro capacità di offerta e di visibilità al pubblico. La Collezione, grazie alla realizzazione del progetto di restauro, acquisisce così parte dei requisiti per poter essere accreditata come Museo dalla Regione Lombardia”.
L’operazione di restauro, autorizzata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Cremona, Lodi e Mantova, è stata condotta da un team di restauratrici esperte e qualificate, accreditate dal MIBACT: le dottoresse Ilaria Bianca Perticucci, Carlotta Nobile e Rita Reale.
“La riapertura al pubblico della Collezione anatomica “Paolo Gorini” è il risultato di una proficua sinergia territoriale tra ASST, Comune di Lodi, Pro Loco Lodi e Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi - spiegano il Sindaco Sara Casanova e l’assessore alla Cultura Lorenzo Maggi -. Sabato verrà restituita alla città una delle più straordinarie ed originali collezioni museali a livello nazionale. Finalmente i lodigiani e i turisti che vorranno venirci a fare visita potranno ammirare i preparati anatomici realizzati dallo scienziato lodigiano Gorini, completamente ripuliti e restaurati. Un lavoro di recupero straordinario, nuovamente disponibile da questo fine settimana, in concomitanza con l’avvio del Festival della Fotografia Etica che avrà una delle sue sedi espositive nel chiostro dell’Ospedale Vecchio. L’occasione sarà quindi ideale per promuovere l’inaugurazione della collezione restaurata, con l’auspicio che la collaborazione tra le realtà che hanno lavorato per raggiungere questo primo traguardo possa proseguire in un’ottica di progressiva e costante valorizzazione del patrimonio in essa custodito”.
“L’elevata importanza che riveste la figura di Paolo Gorini per la cittadinanza lodigiana ci ha portato, come Pro Loco Lodi, a occuparci della Collezione anatomica, garantendo da diversi anni l’apertura al pubblico e l’accoglienza dei visitatori - afferma Ettore Cattani, Presidente Pro Loco Lodi -. Seguire la realizzazione dei lavori di restauro e reperirne i fondi, grazie alla Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, ci ha permesso di crescere come associazione e di ampliare le nostre competenze. Dopo gli ottimi risultati di questo restauro, confermiamo la nostra piena disponibilità a migliorare l’offerta al pubblico della Collezione ed il nostro continuo impegno indirizzato non solo alla promozione, ma anche alla tutela di questo gioiello. Teniamo a ringraziare l’Asst di Lodi ed il Comune di Lodi che da anni ci sostengono, dandoci fiducia e rendendoci partecipi nella cura di un museo unico nel suo genere”.
L’eredità di Paolo Gorini
Vissuto fra il 1813 e il 1881, Paolo Gorini incarna alla perfezione la figura ottocentesca di scienziato romantico: coinvolto nella ricerca di un linguaggio comune delle scienze e nell’unità dei saperi scientifici, Gorini era ancora concettualmente distante dalle diramazioni specialistiche del Positivismo e coltivava, accanto agli studi di geologia, vulcanologia e anatomia, un rapporto profondo con i protagonisti delle lettere, delle arti e della politica di un secolo cruciale per la storia nazionale. Basti pensare che fu proprio Gorini, nel 1872, a mummificare la salma di Giuseppe Mazzini.
I preparati oggi raccolti nello spazio museale della Collezione Anatomica “Paolo Gorini” sono stati realizzati fra la prima e la seconda metà del XIX secolo, attraverso l’impiego di formule e metodologie mantenute gelosamente segrete dallo stesso Gorini e oggi soltanto parzialmente note.
“Tale eredità materiale necessita di accurati restauri che scongiurino i deterioramenti dettati dal tempo e dalla prolungata esposizione e che garantiscano un miglioramento conservativo ed espositivo - ha sottolineato il professor Alberto Carli, dal 2002 curatore scientifico della Collezione -. Gli stessi preparati non sono mai stati sottoposti a interventi di restauro e pulizia effettuati con tecniche innovative come quelle oggigiorno disponibili”.
Comunicato a cura di ASSt Lodi e Comune di Lodi
Lodi, 24 settembre 2021