Con delibera di Giunta comunale n. 86 del 3 giugno 2021 è stato approvato il documento di fattibilità relativo alla ristrutturazione, al recupero e alla rigenerazione urbana del complesso dell’Ex Linificio.
“La volontà di recuperare il complesso dell’Ex Linificio e di trasformarlo da simbolo della produttività del territorio a centro culturale, museale e archivistico della città, si traduce oggi in una concreta proposta per la progettazione di un intervento dal valore stimato di oltre 20 milioni di euro che abbiamo candidato a un bando ministeriale, con una linea specificamente dedicata alla rigenerazione di immobili pubblici con finalità culturali - spiega il Sindaco Sara Casanova -. Ci viene offerta l’opportunità di accedere a finanziamenti corposi, per sviluppare un piano di ampio respiro che aggiungere un ulteriore tassello al disegno di riconfigurazione dell’intero comparto intorno all’asse ferroviario. Accanto al rilancio delle funzioni culturali, sociali e aggregative riunite nell’Ex Linificio, che accoglierà anche la sede del nuovo archivio storico, grazie a un’autonoma progettazione ormai giunta alle battute finali, è imminente l’avvio delle opere per la trasformazione dell’Ex Consorzio Agrario, con una nuova destinazione commerciale e a servizi. Ex Linificio ed Ex Consorzio fanno parte di due ambiti, oggi separati dalla ferrovia, ma che presto saranno meglio connessi tra loro, grazie all’ampliamento del sottopasso di via Nino dall’Oro, e resi più accessibili con la revisione degli attestamenti dei bus e la riqualificazione che interesserà il parcheggio dell’Ex Linificio nell’ambito del Piano Lombardia. La visione di città, che deve riprendere vita e slancio non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista culturale e turistico, si muove su tre filoni: riabilitare aree dismesse da decenni, creare nuove infrastrutture per l’aggregazione e la promozione del tessuto socio-economico, restituire a Lodi un degno centro della cultura”.
“La nostra idea della città passa attraverso un disegno urbanistico in cui ben si colloca il recupero dell’Ex Linificio in veste di polo attrattivo non solo per studiosi, ma anche per “semplici” amanti dell’arte e visitatori curiosi - aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici Claudia Rizzi -. L’intero progetto ha un quadro economico stimato in circa 20 milioni e mezzo di euro, di cui una parte pari a 2,5 milioni di quota di compartecipazione diretta del Comune. Un progetto corposo che ci ha portato e porterà a cercare tutte le fonti di finanziamento possibili per poterlo realizzare, accettando la sfida di candidarlo fin da subito a questa imperdibile opportunità offerta dal Ministero dell’Interno. Il progetto è stato suddiviso in lotti funzionali da realizzare progressivamente su diverse annualità, a partire da quest’anno fino al 2026. Al piano seminterrato il visitatore avrà accesso al nuovo archivio storico, direttamente dal nuovo percorso, ribassato rispetto all’antistante parcheggio di via Fascetti che collegherà via Besana con il parco Margherita Hack. L’ulteriore inserimento di un filtro a verde attrezzato in piazzale Forni, una piccola piazza con alberature e sedute, renderà più armonica anche la coesistenza di diverse funzioni e offrirà un ulteriore luogo di aggregazione. Sempre al piano seminterrato dell’edifico, saranno previsti nuovi locali per il futuro ampliamento di archivi di deposito e/o in locazione. Oltre a questo, una porzione della superficie disponibile sarà dedicata a un piccolo punto di ristoro e al blocco scale/ascensore che condurrà al piano superiore. Qui il visitatore si immergerà nel mondo dell’arte: ampie e dinamiche sale espositive che ospiteranno mostre temporanee e permanenti, una grande sala polifunzionale ed altre due sale più piccole per convegni, eventi artistici e musicali. Un museo civico, ripensato in chiave moderna, che possa dare spazio anche ad eventi multimediali, e che invogli a tornare non solo per la bellezza intrinseca dell’immobile, ma anche per un’offerta sempre nuova e stimolante”.
“Allo sforzo messo in campo dall’Amministrazione comunale per la progettazione di un intervento da 2,5milioni di euro che consentirà la realizzazione della nuova sede dell’archivio storico, si unisce l’impegno, reso tangibile dalla nuova proposta per la riapertura del Museo civico di Lodi - conclude il vicesindaco Lorenzo Maggi -. Una collezione di circa 300 dipinti, conservati in un caveau esterno, e di ceramiche e reperti archeologici custoditi presso i depositi comunali che meritano una valorizzazione turistica, oltre che di tornare ad essere fruiti dai nostri concittadini. La riqualificazione dell’Ex Linificio si articolerà in più tappe. La prima riguarda la ricollocazione del patrimonio archivistico. Dopo anni di totale assenza di manutenzione, nel 2019 abbiamo dovuto dichiarare inagibile la ex sede dell’Archivio storico in via Fissiraga. Questa scelta, dolorosa, ma necessaria ci ha portato a intraprendere un percorso per mettere quanto prima a disposizione degli utenti i documenti, ad oggi provvisoriamente consultabili presso la Microdisegno di San Grato, dopo una gara di affidamento del servizio. Successivamente, in collaborazione con la Soprintendenza, abbiamo ricercato una soluzione definitiva per la nuova sede, individuata nell’ex Linificio. Entro fine anno potremo bandire la gara per dare il via ai lavori e offrire alla città moderni spazi di consultazione, con la prospettiva e la determinazione di proseguire nel complesso lavoro di rigenerazione dell’intero polo culturale”.
Lodi, 4 giugno 2021