I residui di oli alimentari domestici prodotti nel 2020 ammontano a 9.293 kg, cioè quasi 5 tonnellate in più rispetto al quelli raccolti l’anno precedente (4.457 kg). Un incremento di oltre il 108% dovuto a una più attenta gestione degli scarti che dall’autunno 2019 possono essere conferiti oltre che presso la piattaforma ecologica di Strada Vecchia Cremonese, anche negli appositi contenitori collocati in corrispondenza delle isole ecologiche (nelle vie Lago di Como, dell'Acquedotto, Segrè, Ciseri, Tortini, Papa Giovanni XXIII, Gandini e in viale Italia).
“Fino a ottobre 2019 gli oli alimentari esausti potevano essere smaltiti esclusivamente presso la piattaforma ecologica comunale, ma l’Amministrazione ha voluto incentivarne la raccolta, per contribuire a prevenire lo sversamento nella rete fognaria, dando la possibilità ai cittadini di fare riferimento alle isole di quartiere - spiega l’assessore all’Ambiente Alberto Tarchini -. La posa dei nuovi contenitori degli oli esausti è stata accolta positivamente e lo evidenziano bene i dati: rispetto al 2019 la quantità di prodotto correttamente differenziato è raddoppiata e addirittura triplicata rispetto al 2017 (3.065 kg) e 2016 (2.945 kg), a dimostrazione della crescente attenzione dei cittadini ai temi del riciclo e della tutela ambientale”.
Una volta versato nello scarico domestico, oltre a pregiudicare il corretto funzionamento del sistema fognario e dei depuratori, l’olio esausto può rivelarsi estremamente dannoso, se raggiunge la falda freatica, alterando l’acqua, o si disperde nel suolo, inquinandolo.
“Le conseguenze di un cattivo smaltimento comportano gravi rischi sia per l’ambiente sia in termini di costi che ricadono sui cittadini - conclude Tarchini -. Il processo di recupero non solo consente di evitare questi effetti, ma favorisce anche il riciclo di un rifiuto che viene trasformato in materia prima utilizzabile come base per Biodiesel, oli lubrificanti e carburanti per l’energia termica, prevenendo lo spreco di un materiale utile e garantendo una maggiore sostenibilità del ciclo di produzione e consumo”.
Lodi, 12 febbraio 2021