Sono 3 su 831 (0,4%) i cittadini di Lodi, che hanno aderito al “Progetto sperimentale di screening delle Amministrazioni della Provincia di Lodi”, risultati positivi al tampone rinofaringeo per rilevare la presenza del SARS COV-2 durante la fase attiva dell’infezione.
Sono invece 121 su 831 (14,6%) i soggetti risultati positivi al test sierologico, che permette di misurare il livello di anticorpi sviluppati da chi è entrato in contatto con il virus e ha già superato l’infezione.
ATS Milano Città Metropolitana ha provveduto a contattare entro 24 ore dal test i positivi al sierologico, disponendo l’isolamento preventivo in attesa dell’esito dei tamponi che sono stati processati entro 48 ore. Per i soli positivi al tampone è scattato successivamente il provvedimento di isolamento obbligatorio.
Gli aderenti al progetto potranno in ogni caso consultare l’esito dei test sul proprio Fascicolo sanitario elettronico o ritirandolo presso il Comando di Polizia Locale nella data e con le modalità che verranno successivamente comunicate.
Alla sperimentazione, promossa dalle amministrazioni della Provincia di Lodi, in collaborazione con Regione Lombardia, ATS e ASST, hanno aderito 985 cittadini domiciliati o residenti a Lodi. Di questi 831, nelle giornate di sabato 17, domenica 18 e lunedì 19 ottobre, si sono presentati al punto prelievi allestito nel cortile del Comando di Polizia Locale.
“Un ringraziamento doveroso agli operatori di ASST che hanno lavorato con dedizione e senza sosta per garantire entro i tempi previsti l’effettuazione di tutti i test. Grazie anche a tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione dell’iniziativa, in particolare la Polizia Locale, i volontari della nostra Protezione civile e i dipendenti comunali, che hanno accolto i cittadini in Comando, li hanno guidati e hanno fornito loro le informazioni necessarie, e ancora la Protezione civile e la Croce Rossa che ha contribuito agli allestimenti. Credo che in un territorio come il nostro, fortemente colpito dall’epidemia e ora sul punto di affrontare una seconda fase emergenziale, sia importante aver promosso un progetto come questo che ha offerto ai cittadini un’opportunità in più di controllo e prevenzione e ha dato la possibilità di effettuare uno studio epidemiologico ancora in corso in tutto il Lodigiano, per approfondire i meccanismi di diffusione del virus e poter meglio prevedere il futuro andamento della curva dei contagi”, così il Sindaco Sara Casanova.
Lodi, 22 ottobre 2020