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Essere Fiume
5/4/2025 - 21/6/2025

Spazio 21, Lodi
Via S. Fereolo, 24, 26900 Lodi LO

Orari di apertura:

venerdì 15 - 19
sabato e domenica: 10-12.30 / 15-19

dal lunedì al venerdì, per scuole e gruppi, su prenotazione
cultura@comune.lodi.it


 

Flusso ininterrotto d’acqua, che simboleggia l'infinito così come l'impermanenza, i fiumi sono fonte di storie nei miti e nelle culture di tutto il mondo. La mostra Essere Fiume traccia le relazioni tra un fiume e la storia di una comunità e si propone di immaginare l'identità del nuovo Museo Civico di Lodi, che sarà ospitato negli spazi del futuro Opificio della Cultura.

Descritta metaforicamente nella letteratura come un fiume “femmina” per la sua imprevedibilità, l’Adda - dal celtico abda “acqua che scorre impetuosa” o dal latino dua "due" con riferimento all’origine del fiume da due sorgenti - è stata fonte di attrazione e repulsione e oggetto di ricerca poetica per numerosi artisti. Costruita in posizione protettiva rispetto al corso d’acqua, la città di Lodi ha nei secoli instaurato una relazione complessa con il suo fiume. Caratterizzata da una corrente impetuosa, che ha alimentato nella storia esondazioni distruttive, l’Adda ha avuto tuttavia un ruolo centrale nelle attività produttive, come l'agricoltura, il commercio, la produzione ceramica delle fornaci, la ricerca dell’oro, ma anche come luogo ricreativo, per il tempo libero e il ristoro.

Partendo dalla fondazione - o rifondazione - della città, passando attraverso eventi storici e politici centrali, tradizioni religiose e popolari, la mostra ripercorre la memoria di un fiume e di una terra, di una città e dei suoi abitanti. Esplora l’impatto umano sul territorio fluviale, rendendo tangibili le trasformazioni storiche, sociali ed ecologiche di questo sistema uomo-ambiente.

Attraverso un allestimento disegnato da Studio Ossidiana, la mostra presenta reperti archeologici, opere ceramiche e beni librari provenienti dalle collezioni del Museo Civico di Lodi, dall’Archivio Storico, della Biblioteca Laudense, come da altri archivi e collezioni private insieme ad opere di arte contemporanea. Le opere pittoriche delle collezioni del museo civico appaiono riprese nel deposito dove sono ora custodite, in attesa dei restauri che le porteranno ad essere esibite dal vero nel futuro museo.

Senza aspirare ad un’indagine storiografica esaustiva, il percorso espositivo, diviso in quattro sezioni tematiche, propone i frammenti di un racconto fluido e in divenire, che si muove tra presente, passato e futuro, tra storia e immaginazione, tra territori familiari e scenari possibili.

Come scriveva l’artista Giuseppe Penone, “Conoscere ogni pietra, ogni anfratto, ogni piccolo banco di sabbia di un ruscello, rivisitarlo ogni anno tastandone il fondo per registrare i cambiamenti prodotti dalle piogge, dal gelo. Nessun elemento, nessuna sua forma è casuale. Sbiancarsi le mani a forza di stare nell’acqua per essere, almeno una volta, una parte di fiume”. (Essere Fiume, Giuseppe Penone, 1981).


 

Con opere di:

Andrea Appiani, Gabriele Basilico, Pietro Bignami*, Alighiero Boetti, Luca Boffi, Gabriele Cecconi, Marcello Chiarenza, Martina Geroni, Pietro Grignani, Ugo Maffi, Giuliano Mauri, Margherita Moscardini, Tonino Negri, Callisto Piazza*, Fabio Roncato, Ettore Sottsass, Franchina Tresoldi, Giuseppe Vailetti, Alice Visentin

*Opere filmate

Archivi e Collezioni:

Museo Civico di Lodi, Archivio Storico di Lodi, Biblioteca Laudense, Archivio della Provincia di Lodi, Biblioteca Civica di Cornate d’Adda, Museo Diocesano di Arte Sacra, Museo della civiltà contadina Cascina “Il Cambonino vecchio”, Collezione Bonanni Del Rio Catalog, Archivio Silvano Bescapè, Archivio Canottieri Adda, Archivio Nüm del Burg, Associazione Giuliano Mauri, ICR Lodi e varie Collezioni Private.  
L’opera di Margherita Moscardini è una commissione di Platea Palazzo Galeano.   

Progetto di allestimento: Studio Ossidiana

 Progetto grafico: Studio Bruno Video: Cosimo Filippini