BOOKCITY MILANO è un’iniziativa voluta dal Comune di Milano e dall'Associazione BookCity Milano (Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Fondazione Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri), a cui si è affiancata l’AIE (Associazione Italiana Editori).
Nel 2012 il Comitato Promotore e l’Assessorato alla Cultura hanno chiamato a raccolta gli editori italiani per realizzare un evento condiviso tra tutti i protagonisti del sistema editoriale, con l’obiettivo di mettere al centro di una serie di eventi diffusi sul territorio urbano il libro, la lettura e i lettori, come motori e protagonisti dell’identità della città e delle sue trasformazioni nella storia passata, presente e futura.
Si può dire che il palinsesto lodigiano di Book City, una volta squadernato
alla vista, si è aperto a una considerazione che avvicina l’impaginazione degli
incontri, libri e autori, al pensiero visionario e radicale di Andrea Branzi,
il designer e architetto scomparso proprio durante l’organizzazione degli
stessi.
Dunque, facile è stato accorgersi che l’intero programma è una sorta di
cover antropologica comprendente oggetti e merci, la cui collocazione in modo
pressoché automatico si pone in relazione continua con un dentro e fuori il
perimetro della città in un continuum spaziale e temporale dettato dai generi
medesimi dei libri selezionati.
Se, nel cuore del centro storico, la
letteratura si abbina al cinema, la filosofia all’arte, il romanzo alla medicina,
la fotografia alla musica, il teatro alla pittura. La periferia accoglie la
materialità dei cibi e dei vini in un racconto che ha la sua continuità proprio
nella narrazione oggettuale del suo umano consumo.
In tale prospettiva,
pertanto, il programma lodigiano cerca di incontrare un pubblico che, si spera
in modo esperienziale e sensoriale, possa apprezzare gli spazi vitali della
nostra città.