La Giornata Mondiale del
Libro e del Diritto d’Autore, proclamata come ogni anno per il 23
aprile, è dal 1996 un appuntamento fisso fondamentale nel calendario delle
manifestazioni culturali di tutto il mondo. Patrocinata dall’UNESCO,
nasce per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e
la tutela del copyright, incoraggiando tutti, ed in
particolare i giovani, a scoprire il piacere della lettura ma anche a
riflettere sulla situazione degli autori e dell’editoria, evidenziandone
prospettive difficili e problemi.
L’idea di celebrare la Giornata Mondiale del libro è nata in Catalogna più di 400 anni fa. Il 23 aprile si festeggia il patrono della Catalogna, San Giorgio, ed è una data di grande importanza per il
mondo delle lettere, in quanto proprio il 23 aprile morirono tre grandi
scrittori: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garcilaso de la Vega.
Ogni anno, l’UNESCO e le organizzazioni internazionali che rappresentano i tre principali settori dell’industria del libro – editori, librai e biblioteche – scelgono la capitale mondiale del libro per un periodo di un anno, con decorrenza dal 23 aprile. Per il 2020 è stata scelta la città di è Kuala Lampur (Malesia), città che si è distinta per i suoi innumerevoli sforzi in campo sociale affinché la lettura e l’istruzione fossero accessibili a tutta la popolazione.
In Italia la ‘Giornata del libro’ dà il
via a Il Maggio dei Libri, la campagna
nazionale del Ministero per i Beni culturali nata nel 2011 con l’obiettivo
di sottolineare il valore sociale della lettura come elemento chiave della
crescita personale, culturale e civile.
I libri sono porte che si aprono su infinite possibilità: universi magici, storie del passato, visioni futuristiche. E' il compagno di viaggio che soprattutto in questi giorni, ci permette di distrarci dalla realtà e tuffarci in altre storie. Ha proprio ragione Umberto Eco: quante vite ci permettono di vivere i libri?