"L'italiana in Algeri" di Gioachino Rossini
L'Associazione Amici della Lirica "Giuseppina Strepponi", con il patrocinio del Comune di Lodi e della Provincia di Lodi, promuove viaggi organizzati per assistere a sei spettacoli della Stagione Lirica 2020 presso il Teatro Filarmonico di Verona.
Il secondo appuntamento in programma propone "L'italiana in Algeri" di Gioachino Rossini, domenica 23 Febbraio 2020.
Il testo di Angelo Anelli, un dramma giocoso in due atti
appartenente al genere dell'opera buffa, era già stato musicato
nel 1808 da Luigi Mosca e si ispirava vagamente ad un fatto
di cronaca realmente accaduto: la vicenda di Antonietta Frapolli, signora milanese
rapita dai corsari nel 1805, portata
nell'harem del Bey di Algeri Mustafà-ibn-Ibrahim e poi
ritornata in Italia.
Com'era d'uso comune allora, un Rossini ancora solo
ventunenne riprese lo stesso libretto (con alcuni cambiamenti affidati
a Gaetano Rossi) e compose l'opera in tutta fretta (qualcuno dice in 27
giorni, altri sostengono addirittura solo in 18).
Per la perfetta commistione
fra sentimentale, buffo e serio, l'opera è stata definita
da Stendhal come "la perfezione del genere buffo".
Il
melodramma venne rappresentato per la prima volta al Teatro San
Benedetto di Venezia ed ebbe subito un ottimo successo, anche grazie alla
compagnia di canto comprendente Marietta Marcolini (Isabella)
e Filippo Galli (Mustafà). Per la Marcolini Rossini aveva già composto L’equivoco
stravagante, Ciro in Babilonia e La pietra del paragone.
Rossini
diresse poi l'opera a Vicenza nel 1813 (con una nuova cavatina per
la protagonista, "Cimentando i venti e l'onde", al posto
dell'originaria "Cruda sorte"), a Milano nel 1814 (con
ulteriori modifiche, tra cui l'inserimento nel secondo atto di una nuova
cavatina per Lindoro, "Concedi amor pietoso") ed a Napoli nel 1815 (con
la sostituzione del troppo politicamente esposto rondò di Isabella, "Pensa
alla patria", con un meno compromettente "Sullo stil de'
viaggiatori).
L'opera rimase in repertorio, in Europa e negli Stati Uniti, per
quasi tutto l'Ottocento, anche quando la diffusione delle opere rossiniane era
ormai in deciso declino. La prima ripresa novecentesca risale
all'edizione torinese del 1925, diretta da Vittorio Gui ed
interpretata da Conchita Supervia, che destò l'entusiasmo di Richard
Strauss, e da allora, L'italiana è rimasta, insieme a Il
barbiere di Siviglia, a La Cenerentola e, in misura minore, al Guglielmo
Tell, una delle opere di Rossini più rappresentate nel repertorio dei teatri
lirici di tutto il mondo.
Il prezzo di ogni spettacolo, comprensivo di viaggio in pullman a Verona, ammonta a € 65,00 per i soci Amici della Lirica "Giuseppina Strepponi", a 70,00 per i non soci.
Prenotazioni telefoniche
GUADAGNI: 0371 411906
MAGRI: 334 3674397
Partenze:
PIAZZALE OMEGNA ore 11.45
PIAZZA MEDAGLIE D'ORO (Belfagor) ore 12.00
In caso di prenotazione telefonica, il pagamento dovrà essere effettuato entro e non oltre 7 giorni dopo la data di prenotazione, in caso contrario verrà annullata. Non si accettano pagamenti in pullman.
(10/02/2020)